40° anniversario dell’assassinio di Giancarlo Siani. Mattarella: “L’assassinio dei giornalisti è un assassinio delle nostre libertà”

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AgenPress. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«Giancarlo Siani venne barbaramente ucciso da killer della camorra perché aveva acceso la luce sulle attività criminali dei clan, svelato i loro conflitti interni, le viltà che li caratterizzano.

Sono trascorsi quarant’anni da quell’agguato.  La sua testimonianza vive nella società che rifiuta l’oppressione delle mafie e dei gruppi di criminalità organizzata e tra i suoi colleghi giornalisti fedeli all’etica della professione e impegnati ogni giorno in una funzione cruciale per la libertà della convivenza civile.

Quel feroce assassinio è parte incancellabile della storia e della memoria della Repubblica.

Lo animava un forte senso di giustizia sociale che si nutriva di legalità. Il suo impegno di cronista ne “Il Mattino” e nelle altre testate con cui ha collaborato era strettamente legato a valori di umanità e di civismo.

Far conoscere la realtà criminale che la camorra voleva occultare era un modo per tentare di liberare il territorio dallo strangolamento operato dalle attività illegali che ne opprimono vita e sviluppo.

Le verità raccontate sono state la ragione della spietata rappresaglia.

Il percorso giudiziario, che ha portato alle condanne di esecutori e mandanti, mostra una volta di più che gli assassini mafiosi possono essere colpiti.

Ricordare il sacrificio della vita di Siani porta inevitabilmente alla mente i numerosi giornalisti morti perché colpevoli di testimoniare la verità, di raccontare le violazioni del diritto, le aggressioni, le guerre, lo sterminio senza pietà.

L’assassinio dei giornalisti è un assassinio delle nostre libertà, di una parte di noi a cui la comunità non intende rinunciare».

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