AgenPress. “È imbarazzante pensare che una famiglia che ha delle entrate di 50mila euro possa essere considerata ricca”. Così il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, intervenuto a “Next Economy” condotto da Manuela Donghi sulla FM di Giornale Radio, replica alle polemiche sulla legge di bilancio e alle accuse di un intervento a favore delle fasce più abbienti. “Con questa manovra – ha spiegato – sosteniamo il ceto medio, riducendo l’aliquota fiscale dal 35% al 33% per i redditi tra 28 e 50mila euro. Non stiamo certo parlando di privilegiati”.
Il ministro ha rivendicato inoltre le misure già adottate per recuperare il potere d’acquisto: “Con la riduzione del cuneo fiscale nelle due precedenti manovre e con i rinnovi contrattuali tempestivi nella PA che porteranno a incrementi salariali complessivi tra il 12 e il 14% nel periodo 2022-2027”. Sui rinnovi del pubblico impiego, Zangrillo ha ricordato che “sono stati chiusi i contratti 2022-2024 per enti locali e scuola” e che “entro la fine dell’anno partiranno le trattative per il triennio 2025-2027”, con fondi già previsti. “Per la prima volta i dipendenti pubblici riceveranno gli aumenti in tempi corretti, non con anni di ritardo”.
Quanto alla modernizzazione della macchina amministrativa, il ministro ha annunciato: “Nei prossimi giorni arriverà in Parlamento un nuovo decreto semplificazioni, che prevede tra l’altro l’abolizione del rinnovo della carta d’identità per gli over 70, con l’obiettivo di rendere più semplice la vita ai cittadini”.
