AgenPress – L’obbligo del green pass, come misura per contrastare la diffusione della pandemia da Covid, è in vigore fino al 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza. Da questa mattina, a causa del minacciato blocco dei treni da parte del popolo “No green pass” e “No vax, no mask”, il Viminale ha aumentato i controlli da parte delle forze dell’ordine nelle stazioni, nei porti e negli aeroporti. La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ieri ha detto che “non saranno ammesse illegalità in occasione delle iniziative di protesta nei pressi delle stazioni ferroviarie pubblicizzate sulla rete”.
Ad essere preso di mira anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. “Un altro infame da giustiziare”, “è necessario il piombo”, “devi crepare”, il tenore delle frasi comparse nelle ultime ore nelle chat. Non si scompone il titolare della Farnesina, al quale è arrivata solidarietà bipartisan: “il clima d’odio e le minacce di questi vigliacchi non fermeranno la campagna vaccinale”.
Cresce la tensione per possibili blitz del popolo del “no”, pronto a bloccare stazioni e aeroporti, blindati dalle forze dell’ordine. Un tam tam partito da alcuni giorni via social ma che ormai ha assunto le caratteristiche di una vera e propria strategia organizzata. Il mezzo per diffondere minacce è Telegram, dove, in diversi canali, vengono pubblicati numeri di telefono privati, centralini delle istituzioni (compreso quello di palazzo Chigi), fino agli indirizzi di casa di medici e virologi. Il Garante della privacy è intervenuto ricordando che “diffondere senza consenso dati personali” è “un atto illecito che può determinare anche l’applicazione di pesanti sanzioni”.