Radicali. Quando revochiamo le onorificenze al nuovo ambasciatore russo filo putiniano in Italia?

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AgenPress – “Il nuovo ambasciatore russo in Italia  è da sempre filo-putiniano e nemico del nostro Paese eppure è stato insignito di ben due onorificenze. Il presidente Mattarella si adoperi per revocarle con urgenza”. Lo scrivono i Radicali sulla loro pagina Facebook.
“Dopo 10 anni di Sergey Razov da oggi all’ambasciata russa ci sarà Paramonov che, è bene ricordarlo, è un estremo e strenuo difensore dell’attacco criminale di Putin in Ucraina, è colui il quale ha minacciato l’Italia di ‘conseguenze irreversibili’ se il nostro Paese avesse seguito l’Unione Europea nel sostegno alle sanzioni contro l’aggressione militare.
È il falco del Cremlino che ha duramente attaccato e minacciato l’allora Ministro della difesa italiana Lorenzo Guerini. È l’uomo di Mosca che ci ha definiti essere “uno dei Paesi più ostili” e che ha rivendicato la missione ‘Dalla Russia con amore’ durante il Covid.
Nonostante tutto questo Paramonov è stato insignito di ben due medaglie dal nostro Paese: nel 2018 come Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana e, nel 2020, come Commendatore dell’Ordine della stella d’Italia.
Come Radicali ci siamo battuti strenuamente per il ritiro delle onorificenze che erano state assegnate a oltre 30 russi legati direttamente o indirettamente al regime di Putin e, finalmente, nella scorsa estate in due tornate 14 onorificenze sono state ritirate ‘per indegnità’.
Ora il presidente Mattarella e il ministro degli Esteri Tajani si muovano per ritirarle tutte comprese quelle di Paramonov. A compensazione sarebbe opportuno assegnare onorificenze della Repubblica Italiana ai dissidenti che si oppongono pubblicamente al regime russo come Aleksei Navalny; Aleksei Gorinov e Ilya Yashin”.
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