AgenPress – “I trafficanti che mettono queste persone su queste barche non le stanno mandando verso l’Europa, le stanno mandando verso la morte. E’ assolutamente necessario impedirlo”.
Lo ha detto la commissaria Ue per gli Affari interni, Ylva Johansson, rispondendo a una domanda sul naufragio al largo di Pylos nel corso di un punto stampa.
“Non abbiamo ancora tutte le informazioni di quello che è successo, ma sembra essere la tragedia più grande nel Mediterraneo. Ci sono diverse cose che dobbiamo fare” davanti alle tragedie nel Mediterraneo, “le operazioni di salvataggio e ricerca sono importanti, non escludo” un intervento “sulla capacità, ma il coordinamento” tra i Paesi membri “è ancora più importante”.
La tragedia nel mar Egeo, ha riferito dalla commissaria, “è stata inserita all’ordine del giorno della riunione del gruppo di contatto” sulle attività di salvataggio e ricerca, in corso in queste ore a Bruxelles.
“Sfortunatamente, abbiamo visto” che una tragedia di questo tipo “sarebbe potuta accadere”, ha sottolineato Johansson, spiegando che “dall’inizio di quest’anno è stato rilevato un nuovo modus operandi” dei trafficanti, con “le partenze di questi nuovi pescherecci dalla parte orientale della Libia” che “sono aumentate del 600%”.
“I trafficanti finora arrestati sono di nazionalità egiziana”, ha precisato la commissaria. “Dobbiamo combattere questi trafficanti in diversi modi, tramite l’intelligence e le indagini di polizia congiunte tra i Paesi di origine, di transito e di destinazione”, ha ribadito ancora la politica svedese, osservando tuttavia che l’Ue non può “tralasciare completamente qualsiasi contatto con la guardia costiera libica, anche se i risultati dell’ultimo rapporto” dell’Unhcr sui legami tra le autorità libiche e i trafficanti “sono molto preoccupanti”.
