Coronavirus. Bergamini, governo vidimatore di decisioni prese da commissioni, commissari, task force

Agenpress – “Quello che stiamo vedendo non ci piace proprio, c’è poca chiarezza sulle cose da fare, esprimiamo una fortissima preoccupazione pur cercando di avere un atteggiamento costruttivo per lavorare tutti insieme, ma purtroppo finora non ci siamo riusciti. Credo ci sia stato un percorso pericolosissimo: da una parte un esautoramento del parlamento, ridotto a fare il vidimatore di decisioni prese altrove. In questo momento è in atto una sospensione della democrazia”.

Così Deborah Bergamini, deputata di Forza Italia,  ospite a Radio Cusano Tv Italia, sull’operato del governo.

“Dall’altra parte questo profilare di commissioni, commissari, task force, mi fa pensare che da parte del governo ci sia bisogno di crearsi dei paraventi, cioè delle strutture tecniche per dare indicazioni che poi il governo segue. Questo è un modo per deresponsabilizzarsi. Per fare il lavoro di consulenza al governo sul piano sanitario si sarebbero potute usare le due commissioni parlamentari sulla sanità. Sarebbe stato un buon modo per coinvolgere il parlamento. Sulla fase due non possiamo perdere tempo, dobbiamo responsabilizzarci individualmente, seguendo le regole, ma l’imperativo è quello di consentire al nostro Paese di rimettersi in piedi e ripartire”.

“La liquidità di cui le imprese hanno bisogno non sta arrivando e non si può mettere in ginocchio un sistema fatto di piccole-medie imprese. Di Maio? Mi ha colpito che il ministro degli Esteri italiano si sia all’improvviso fatto promotore di un’alleanza internazionale per il vaccino, dimenticando che il M5S ha fatto del no-vax una delle battaglie più identitarie. Quando poi si va al governo evidentemente si cambia idea perchè infondo non ci si credeva più di tanto in quella battaglia”. 

Su Guido Bertolaso. “Bertolaso ha fatto in tempi record un ospedale nuovo. Lo conosco da molti anni e penso che in una situazione di emergenza come quella che stiamo vivendo avrebbe potuto fare molto di più a livello nazionale, se fosse stato valorizzato come avrebbe meritato. Credo non sia stato chiamato a livello nazionale perchè qualcuno pensa che, avendo collaborato con governi di centrodestra, non possa rappresentare un valore per l’attuale esecutivo”.

“Se si superassero queste logiche e si capisse che oggi più che mai conta il valore delle persone, si raccoglierebbe il meglio per l’Italia. Invece chi governa continua ad essere tentato di privilegiare le logiche dell’amicizia e dell’appartenenza. Adesso che è guarito mi aspetto che lo chiamino, considerando che hanno chiamato un grande numero di esperti, il cui operato ancora oggi non sappiamo quale sia”. 

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