Covid. Green pass obbligatorio per i professori. Stop stipendio dopo 5 giorni di assenza

AgenPress –  Il decreto  prevede l’obbligo del Green Pass per i docenti, per gli studenti universitari e per chi usa trasporti a lunga percorrenza.

E lo stesso varrà per tutto il personale della scuola e dell’università: tanto che “il mancato rispetto” di queste disposizioni sarà considerato “una assenza ingiustificata” e dunque, a decorrere dal quinto giorno di assenza, “il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominato”.

È, questa, una delle principali novità contenuta nel decreto approvato nella serata di giovedì dal Consiglio dei ministri.

Un decreto che ha approvato le nuove regole sul green pass, il certificato che garantisce che un soggetto sia stato vaccinato, o negativo a un tampone, o guarito dal Covid da meno di 6 mesi.

Dall’inizio dell’anno scolastico tutto il personale dovrà dunque dimostrare di essere vaccinato
, oppure guarito oppure aver effettuato un tampone con esito negativo.

Nell’articolo 1 del dl si sottolinea “con solennità”, il ritorno in presenza “per assicurare il ritorno a scuola come comunità”: “Al punto 2 si danno le regole di sicurezza: sono quelle che ci ha dato il Cts: è fatto obbligo di usare le mascherine, tranne da parte dei bambini di meno dei 6 anni e per lo svolgimento di attività sportive. E’ raccomandato il rispetto di distanza di 1 metro laddove sia possibile. Questo provvedimento è stato accompagnato da una lunga azione del ministero, avviata fin da maggio. Investiamo quasi 2 miliardi per la riapertura”: così il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi in conferenza stampa.

Nell’anno 2021-2022 per “assicurare il valore della scuola come comunità e tutelare la sfera sociale e psico-affettiva” degli studenti, tutte le lezioni si svolgono in presenza. Si apre così la bozza del nuovo dl Green pass. Il testo, di 10 articoli, parte dalla scuola e stabilisce l’obbligo di mascherina (tranne sotto i 6 anni). Regioni e Comuni potranno chiudere istituti e fare lezioni in Dad solo come “deroga” per “specifiche aree del territorio o singoli istituti”, “esclusivamente in zona rossa o arancione” o per casi “eccezionali” di focolai o rischio “particolarmente elevato”. “Bene il ritorno in presenza per tutte le scuole e in tutte le zone”, ha detto il capodelegazione del M5S Stefano Patuanelli al termine del Cdm.

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