AgenPress. Abbiamo votato a Bruxelles per il debito comune, che ha reso possibile il Recovery Fund. Abbiamo tifato per lโ€™Italia in ogni momento. Con la coscienza a posto ora, a negoziato concluso, voglio dire che Conte รจ uscito in piedi ma poteva e doveva andare meglio.

รˆ stato sbagliato dare per acquisiti i 500 miliardi di sussidi proposti da Merkel e Macron e poi aprire a un taglio in cambio di zero condizionalitร . รˆ tornato a casa con meno sussidi e piรน condizionalitร .

Gli riconosciamo di essersi battuto per contrastare le pretese egoistiche dei Paesi nordici ma il risultato finale purtroppo non รจ quello che speravamo.

I ‘frugali’ ottengono il ridimensionamento del Recovery Fund, mantengono e addirittura aumentano privilegi inaccettabili e anacronistici. Per lโ€™Italia si conserva un livello accettabile di sussidi a fondo perduto ma in compenso rischiamo di perdere molti miliardi su altre voci del bilancio pluriennale.

E, a monte, nessuna revisione degli assetti europei che penalizzano in modo strutturale l’Italia e la sua economia. Vengono rinviate a data da destinarsi tutte le tasse sui colossi extraeuropei e la finanza speculativa ma viene introdotta una tassa sulla plastica di 80 centesimi al chilo dal 1 gennaio 2021: un salasso per migliaia di imprese, con il rischio che i costi si riversino fino alle famiglie.

Ma quello che ci preoccupa di piรน รจ che non solo queste risorse arriveranno a primavera 2021 inoltrata ma che per spenderle dovremo comunque passare dalle forche caudine dei Rutte di turno: non si chiama โ€œdiritto di vetoโ€ ma il โ€œsuper freno di emergenzaโ€ funzionerร  allo stesso modo. Si rischia un inaccettabile commissariamento delle scelte di politica economica di una Nazione sovrana. Difenderemo la nostra sovranitร  strenuamente e ci auguriamo che da questo momento in poi il governo voglia fare lo stesso.