Reddito cittadinanza. Meloni, insulto agli italiani che lavorano. Governo incapace sperpera miliardi

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AgenPress –  “Reddito di cittadinanza, uno scandalo dopo l’altro. A Bologna, i Carabinieri hanno scovato diversi cittadini stranieri che lo percepivano indebitamente. Dei veri e propri “viaggi d’affari” che partivano dalla Romania fino all’Italia con l’obiettivo di intascare il sussidio. Questa assurda misura – oltre ad essere dannosa – rappresenta uno schiaffo agli italiani onesti e un insulto a tutti i cittadini che quotidianamente si rimboccano le maniche per ripartire. Quante imprese e attività avremmo potuto aiutare con quelle risorse?”. Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, riferendosi  ai 27 romeni, 16 uomini e 11 donne, denunciati a Bologna dai carabinieri della stazione di Pianoro, per false dichiarazioni per indebita percezione del reddito di cittadinanza. La scoperta è stata fatta dai militari, durante un’indagine avviata per verificare l’attendibilità delle dichiarazioni rilasciato per ottenere il sostegno economico. Le denunce arrivano dopo altre 116, di cui l’Arma aveva dato notizia ieri.

“Governo di incapaci, pagano gli italiani. Se sei in quarantena per il Covid, ti tagliano lo stipendio. Una circolare Inps del 6 agosto conferma che l’indennità di malattia che veniva riconosciuta a chi veniva posto in quarantena dal proprio medico curante, verrà riconosciuta solo per il 2020. Cosa vuol dire? Che per tutto il 2021, se fai il tuo dovere di cittadino stando in quarantena poiché entrato in contatto con un positivo, l’Inps non ti pagherà i giorni nei quali non sarai potuto andare al lavoro. L’istituto previdenziale ha infatti chiarito che l’indennità non potrà essere erogata per ‘mancanza di risorse per gli eventi accorsi nel 2021’. Proprio così, il ‘Governo dei migliori’ sperpera miliardi per il reddito di cittadinanza, spesso percepito da chi non ha diritto, ma non stanzia risorse per i lavoratori onesti. Ancora una volta lo Stato scarica sulle aziende le responsabilità di cassa che spettano allo Stato. È certo che alla fine a farne le spere saranno i lavoratori che si vedranno decurtati dallo stipendio i giorni di quarantena”.

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