Salario minimo, Costanzo (AC): Da Governo solite frasi di circostanza, ma legge non vedrà luce

AgenPress. “Il Governo, per bocca della Sottosegretaria al Ministero del Lavoro Accoto, purtroppo ha risposto con le solite parole di circostanza, all’emergenza tutta italiana costituita dai 3 milioni di lavoratrici e lavoratori – dati Eurostat – che ricevono paghe da fame, con contratti collettivi scaduti da tempo, sulla quale ho voluto riaccendere un faro con una interpellanza urgente”.

Lo afferma Jessica Costanzo, deputata de L’Alternativa C’è e membro della Commissione Lavoro di Montecitorio.

“Questa mattina – spiega Costanzo – la sottosegretaria ha dichiarato che è volontà del governo istituire un’apposita normativa per la misurazione della rappresentanza, al fine di contrastare il fenomeno dei cosiddetti contratti pirata e procedere poi a introdurre un salario minimo legale. Questa sarebbe la soluzione migliore. Peccato che siamo a 15 mesi dalla fine della legislatura, e dare questa notizia al Paese significa raggirarlo e mancare di realismo”.

“L’antidoto c’è – conclude l’esponente de L’Alternativa C’è – o meglio ci sarebbe: è il salario minimo orario. Ma fino ad oggi Governo e Ministero non hanno fatto niente. E oggi non ci sentiamo rassicurati, perché legare il salario minimo orario alla rappresentanza sindacale e spacciarlo come una notizia adesso significa solo prendere altro tempo. Quando arriverà questo provvedimento? Probabilmente mai.

Questa forse è l’unica vera notizia. Chiediamo al Governo di non nascondere la testa sotto la sabbia e il ministro Orlando, per una volta ci dimostri di essere un Orlando furioso perché noi siamo disposti a collaborare con un ministro che si dimostri furioso contro lo sfruttamento, la sottoccupazione, il dumping contrattuale ”.

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