Migranti. Si ribalta un barchino davanti a Lampedusa: nove morti, venti dispersi

Agenpress – Naufragio nella notte a poche miglia dalle coste di Lampedusa. Un barchino in legno con a bordo circa 50 persone si è ribaltato durante le operazioni di soccorso della Guardia costiera e della Guardia di Finanza: al momento del trasbordo i migranti si sono spostati tutti da un lato e, anche a causa del mare mosso, l’imbarcazione si è rovesciata.

I soccorsi hanno recuperato finora i cadaveri di nove persone, tra cui due donne. Sono invece state tratte in salvo 22 persone, tra le quali donne e bambini, già trasferite in porto. I migranti dispersi sarebbero dunque una ventina, circa; tra questi otto bambini.

Le condizioni meteo nel Canale di Sicilia sono però in netto peggioramento e le operazioni di ricerca sono molto complicate. La Procura di Agrigento ha intanto aperto un’inchiesta: il fascicolo è, al momento, contro ignoti. Il procuratore capo Luigi Patronaggio ha inviato Lampedusa un sostituto che seguirà da vicino l’evolversi della situazione.

Secondo quanto ricostruito, la Guardia Costiera nella tarda serata di domenica ha ricevuto alcune segnalazioni dal CUR di Palermo (Centro Unico di Risposta) riguardo un barchino con a bordo circa 50 migranti che si trovava vicino a Lampedusa. Poco dopo la mezzanotte, l’imbarcazione è stata individuata ma quando sono arrivate le motovedette è avvenuto il ribaltamento.

I corpi delle due donne sono stati sbarcati sul molo Favaloro alle 4:30, mentre alle 4:55 altre due motovedette della Guardia di finanza sono rientrate in porto con i 22 superstiti. I soccoritori hanno individuato intorno alle 8 altri due corpi. Altri sette corpi privi di vita sono stati recuperati da due motovedette della Guardia Costiera, dopo essere stati avvistati da un elicottero della Guardia Costiera impegnato nell’attività di ricerca.

A seguire le ricerche e a coordinare le indagini i magistrati della Procura di Agrigento. “Non si puo’ continuare a morire così a poche miglia dall’isola. E’ necessario un dispositivo di soccorso”, dice il sindaco di Lampedusa Totò Martello che, avvertito dell’accaduto questa notte alle 3, ha seguito tutte le fasi del soccorso sul molo Facaloro dove sono stati portati i 22 superstiti e i corpi delle due donne.

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