Brunetta (FI). “I due Mattei geniali ma cannibali. Se vai con loro finisci in pentola”

Agenpress – Il nome di Renato Brunetta è risuonato spesso alla convention della Leopolda. La sua irriducibile rottura con il sovranismo fa sognare Matteo Renzi, che è pronto ad accogliere i transfughi di Forza Italia.

Brunetta che risponde?

“Che i Mattei sono due geniali cannibali della politica, di enorme capacità. Peccato, appunto, che siano cannibali, e finiscano per mangiarsi i commensali. Perciò alla fine rimangono soli. Il motivo è semplice: nessuno sano di mente accetta di sedersi a tavola sapendo che finirà in pentola”.

Quindi è un no?

“I due Mattei, che ai miei occhi sono fungibili, intercambiabili, sono dominati dal desiderio di egemonia. Non come ha insegnato Silvio Berlusconi, che ha dimostrato altre capacità di ascolto, di pazienza, di rispetto verso gli alleati. Berlusconi non a caso ha governato a lungo. Pensate al 1994, quando impose la sua leadership, unendo quel che restava del pentapartito con due realtà nuove, ossia la destra di Fini e il leghismo di Bossi”.

Intende dire che i due cannibali sono troppo famelici?

“Restando alla metafora, i cannibali ti mangiano perché vogliono impadronirsi della tua anima, della forza, dell’intelligenza. Non per la carne. Ma la politica non ammette il cannibalismo, perché porta alla solitudine. E la solitudine in politica crea mostri”.

Guardi che mirano anche alla vostra carne viva. Puntano ai gruppi parlamentari.

“Anche quella carne prima o poi finisce”.

E dopo c’è l’elettorato.

“Bah, non credo. Non ho guardato il duello televisivo tra i due perché mi annoiava. Ma ho letto tutti i commenti e mi sono rafforzato nella convinzione che sono due cannibali ma anche due narcisi. Tutto è all’insegna del calcolo”.

In definitiva?

“Mi rivolgo ai due amici: dimostrate di essere capaci di cambiare e di essere attenti anche agli altri. Il primo che ci riuscirà, governerà l’Italia, ma nel nome del pluralismo. Basta con gli strappi continui, con la rottamazione, con i pieni poteri”.

Sembra di sentire toni elegiaci su Forza Italia. Il partito ha un futuro?

“Io non svendo le mie idee: riformismo, europeismo, mercato, libertà, giustizia. Non mi arrendo al sovranismo dell’uomo solo ma neanche al renzismo. Non mi rassegno e combatto. Anche perché una soluzione c’è sempre. Io sto con chi ha un’idea di futuro plurale”.

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