Recovery Fund. L’ok dell’Europa. Conte, tappa importante nella storia europea

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Agenpress – Il Consiglio europeo ha approvato le misure decise dall’Eurogruppo che prevedono l’uso del Mes senza condizionalità; il finanziamento della cassa integrazione nei Paesi membri (Sure) e il rafforzamento della Bei per aiutare le imprese.  Ma soprattutto i ventisette capi di governo hanno dato mandato alla Commissione di mettere a punto un fondo per la ripresa, incentrato sul bilancio comunitario 2021-2027, che consenta il ricorso, consistente, all’emissione di titoli comuni europei, senza che però si possano configurare come eurobond.

Conte non mette il veto sul “Mes light” e ora spinge per avere il “Recovery fund” entro l’estate. Resta la distanza tra chi, come Italia, Spagna e Francia, chiede trasferimenti a fondo perduto e chi, come Finlandia, Austria e Olanda, ritiene che le risorse debbano essere solo prestiti da restituire. Per cercare “l’equilibrio” tra prestiti e sovvenzioni, bisognerà aspettare la “seconda o terza settimana di maggio”, dice la presidente della Commissione in conferenza stampa con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

Molti aspetti del ‘Recovery fund’ – dagli importi ai tempi, o alle modalità dei finanziamenti – restano incerti e verranno definiti nel prossimo mese, ma Berlino si è già detta pronta a un forte aumento del suo contributo finanziario a favore del bilancio europeo. La cancelliera ha anche detto che bisogna “uniformare le politiche fiscali in Europa”.

E’ un avvertimento preciso all’Olanda, paradiso fiscale nell’Ue e oppositore fino ll’ultimo anche del “Recovery fund”, e contemporanemente un segnale ai paesi del sud che l’Europa ha finalmente intrapreso la strada per rendere meno oneroso il debito dei paesi in difficoltà.  Von der Leyen sottolinea che “3,3 trilioni di euro” sono stati messi in campo dall’Ue, con diversi strumenti tra cui l’intervento della Bei, il Mes, il piano Sure della Commissione di sostegno all’occupazione: questi tre, è stato deciso oggi, saranno operativi a giugno. Von der Leyen invita i paesi ad aumentare la disponibilità del bilancio: va raddoppiata per almeno per i primi 2-3 anni, dall’1,2 per cento Pil Ue al 2 per cento, ovvero da 1000 a 2000 miliardi di euro.

“È stata una tappa importante nella storia europea. Tutti e 27 i Paesi hanno accettato di introdurre, per reagire a questa emergenza sanitaria, economica e sociale, uno strumento innovativo, il Recovery Fund. Sarebbe un fondo per la ripresa con titoli comuni europei che andrà a finanziare tutti i Paesi più colpiti, tra cui l’Italia, ma non solo l’Italia”. “E’ importante perché è passato anche il principio che è uno strumento urgente e assolutamente necessario”.

 

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