Link Campus. 71 indagati per “esami facili”. Anche l’ex ministro Scotti e numerosi poliziotti

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Agenpress – La procura di Firenze ha chiuso le indagini sui presunti “esami facili” effettuati presso l’università privata Link Campus con 71 indagati a vario titolo per associazione a delinquere e falso. Tra gli indagati il presidente della scuola, che rilasciava lauree riconosciute dallo Stato, l’ex ministro Vincenzo Scotti, vertici amministrativi dell’ente, docenti, ricercatori, studenti: fra questi numerosi poliziotti.

Tra gli indagati anche il segretario generale del sindacato di polizia Siulp, Felice Romano, con l’accusa di associazione a delinquere in concorso con i vertici della link Campus per l’effettuazione dei falsi esami. I poliziotti indagati nell’indagine, in gran parte in servizio alla questura di Firenze – ricostruiscono i pm -, si sarebbero iscritti alla Link Campus proprio tramite il Siulp.

L’atto di conclusione delle indagini è del  sostituto Christine von Borries, del procuratore aggiunto Luca Turco e del procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo. Secondo le accuse, le modalità di effettuazione degli esami universitari in questa università privata non erano corrette, sia per la mancata frequenza alle lezioni, sia perché a diversi studenti indagati la struttura consentiva di sostenere gli esami a Firenze (una volta anche a Bologna) anziché nella sede di Roma della Link Campus, come ritenuto d’obbligo.

Inoltre risulterebbe che i docenti consegnassero prima delle prove d’esame le domande o i temi agli esaminandi, e, sempre secondo le accuse, gli stessi docenti avrebbero permesso durante gli esami di consultare liberamente Internet e, in buona sostanza, di copiare dal web le risposte.

 

 

 

 

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