Agenpress. Sul comportamento delle Regioni che nella Fase 2 dell’emergenza coronavirus si sono mosse in ordine sparso, si pronuncerà il prossimo 24 giugno la Corte Costituzionale.
Il Codacons aveva infatti presentato ricorso alla Consulta contro atti e delibere di alcune amministrazioni regionali, come Lombardia, Veneto e Calabria (quest’ultima già sanzionata dal Tar) che avevano adottato sul proprio territorio ordinanze sulle riaperture e sui limiti imposti ai cittadini che contraddicevano le disposizioni varate dal Governo.
Nel ricorso presentato dinanzi la Consulta, l’associazione sostiene la tesi secondo cui le regole sulle misure in vigore durante le emergenze sanitarie siano prerogativa unica dello Stato, e debbano valere in modo identico su tutto il territorio nazionale, per evitare discriminazioni a danno dei cittadini e pesanti violazioni delle regole della Costituzione.
Il prossimo 24 giugno, dunque, la Corte Costituzionale deciderà sul comportamento delle Regioni nel corso della Fase 2.