AgenPress – Hassan Qureitem, direttore del porto, è stato arrestato dalla polizia militare dell’esercito libanese, nell’ambito dell’inchiesta sulla terrificante esplosione avvenuta martedì che ha provocato almeno 137 morti e 5.000 feriti.
Secondo le autorità, quasi 3.000 tonnellate di nitrato di ammonio, utilizzato per i fertilizzanti, ma anche per costruire bombe, erano state tenute per sei anni senza misure di sicurezza nel magazzino esploso.
Nei giorni scorsi 16 membri del personale portuale erano già stati arrestati: si tratta di 16 impiegati. La magistratura, inoltre, ha disposto il congelamento dei conti di 7 persone, tra cui lo stesso direttore del porto e il capo della dogana lbanese, Badri Daher.
Le autorità hanno interrogato più di 18 funzionari portuali e doganali e altri coinvolti nei lavori di manutenzione del magazzino esploso martedì e 16 sono state messe in custodia. Il direttore generale del porto e il capo delle dogane, anch’essi agli arresti, mercoledì avevano detto alle emittenti libanesi che diverse lettere erano state inviate nel corso degli anni alla magistratura del paese chiedendo la rimozione di materiale altamente esplosivo immagazzinato nel porto.