Agenpress – L’ANVM, Associazione Nazionale Vittime delle “Marocchinate” e l’ONA, Osservatorio Nazionale Amianto, con i due presidenti Emiliano Ciotti ed Ezio Bonanni, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per chiedere verità e giustizia per le vittime civili italiane durante la Seconda Guerra Mondiale.
Nel periodo 1943-1945 le cosiddette truppe di liberazione si macchiarono di indicibili crimini di guerra, in particolare le truppe coloniali inquadrate nell’esercito francese, composte da Algerini, Tunisini, Marocchini e Senegalesi iniziarono a colpire la popolazione italiana in Sicilia e proseguirono in Campania, Lazio e parte della Toscana, raggiungendo punte di inaudita ferocia in Ciociaria, dove migliaia furono i saccheggi e gli stupri. Questo fenomeno criminale è ancora oggi conosciuto con il termine “Marocchinate” ed è stato coperto da un velo di omertà che ora viene squarciato dall’azione sinergica delle due associazioni. Per i gravissimi reati commessi dalle loro truppe, i governi francese, inglese e statunitense, saranno chiamati in giudizio per rispondere, come responsabili civili, in eventuali procedimenti penali.
Si tratta, infatti di reati non prescrittibili e l’Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate, ha costituito un pool di legali, che insisterà con le diverse Procure d’Italia perché si proceda penalmente. Inoltre, le due associazioni si rivolgeranno al Capo dello Stato, perché siano costituite una Commissione Parlamentare d’Inchiesta e una Corte di Giustizia per crimini contro l’umanità commessi in Italia.
Infatti, l’omicidio era già previsto come reato in tutti i codici penali e, quindi, non c’è il problema della retroattività, e, soprattutto, in questi processi, gli Stati dovranno rispondere, secondo la Legge Italiana, come responsabili civili e risarcire i danni. Inoltre, l’Avvocato Ezio Bonanni sta già predisponendo l’azione civile presso il Tribunale di Roma in cui le potenze vincitrici della seconda guerra mondiale saranno evocate in giudizio unitamente allo Stato Italiano per ottenere il risarcimento dei danni subiti dalle vittime e dai familiari.
Le due associazioni puntano ad ottenere in favore di vittime e superstiti, il riconoscimento della equiparazione alle vittime del dovere e la liquidazione delle relative prestazioni.
Le vittime potranno rivolgersi direttamente al presidente dell’ANVM Emiliano Ciotti (email presidente.anvm@gmail.com), oppure chiamare il numero verde ONA 800 034 294 e chiedere la consulenza legale al dipartimento vittime del dovere.