AgenPress – È l’Abruzzo, che ha saturato il 150% dei posti letto aggiuntivi implementati. Si avvicinano, invece, alla saturazione della capacità massima aggiuntiva Piemonte (83%), Marche (67%), Campania (66%), Toscana (65%) e Sardegna (63%). Le altre Regioni non presentano ad oggi particolari criticità, con tassi di saturazione lontani dal valore massimo. Lo evidenzia il report settimanale dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica, campus di Roma (Altems). Le Ti, al momento, dunque, tengono grazie all’aumento dei posti letto, ma non è però aumentato il numero degli anestesisti.
Le Regioni con il tasso di saturazione più alto sono: Valle d’Aosta, Sardegna, Liguria e Campania. In particolare, se si considera la dotazione di posti letto originaria, ovvero prima dei piani regionali di riorganizzazione della rete ospedaliera, il 30% dei posti letto di terapia intensiva in Valle D’Aosta, il 19,4% in Sardegna, il 19,3 in Liguria e il 18,2 Campania sono occupati da pazienti Covid-19.
Per quanto riguarda poi l’incremento del tasso di saturazione dei posti letto di terapia intensiva rispetto all’aggiornamento della settimana precedente, le percentuali più alte si registrano in Valle d’Aosta (+11,1%), Abruzzo (+4,8%) e Lazio (+4,4%). Non risultano regioni con decremento del numero di ricoverati in TI. L’Abruzzo, che ha saturato il 150% dei posti letto aggiuntivi effettivamente implementati, sta ora utilizzando i posti letto di terapia intensiva in dotazione strutturale per rispondere alle esigenze dei malati Covid -19.