AgenPress – E’ in vigore da oggi, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il decreto Ristori bis che, dopo l’analogo decreto del 28 agosto, prevede aiuti per 2,5 miliardi alle imprese interessate dal blocco delle attività nelle diverse regioni italiane, fissando un fondo anche per quelle che potranno diventare zone rosse nel prossimo futuro.
Di seguito le principali misure introdotte.
Contributi a fondo perduto
È previsto un ampliamento delle categorie di attività beneficiarie del
contributo a fondo perduto previsto dal decreto-legge 28 ottobre 2020,
n. 137 (cd. “Ristori”). Per alcuni operatori già beneficiari del contributo
che registrano ulteriori restrizioni delle loro attività alla luce delle nuove
misure restrittive nelle zone arancioni e rosse, il contributo è aumentato
di un ulteriore 50 per cento.
È previsto un nuovo contributo a fondo perduto per specifiche imprese
che operano nelle Regioni caratterizzate da uno scenario di elevata o
massima gravità Il contributo sarà erogato seguendo la stessa procedura
già utilizzata dall’Agenzia delle entrate in relazione ai contributi previsti
dal decreto “Rilancio” (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34) e per quelli
introdotti con il precedente decreto “Ristori”. L’importo del beneficio
varierà in funzione del settore di attività dell’esercizio.
Istituzione di un fondo per nuovi contributi
Viene istituito un fondo per compensare le attività delle Regioni che
potrebbero venire interessate da future misure restrittive, per erogare
futuri contributi in modo automatico.
Contributi per le attività con sede nei centri commerciali e per le
industrie alimentari
È prevista la costituzione di un fondo per ristorare con un contributo a
fondo perduto le perdite subite dalle attività economiche che hanno sede
nei centri commerciali e per le industrie alimentari.
Credito d’imposta sugli affitti commerciali
Per le imprese che svolgono le attività che danno titolo al riconoscimento
del nuovo contributo a fondo perduto e operano nelle aree caratterizzate
da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto
individuate ai sensi dell’ultimo DPCM viene esteso quanto previsto dal
primo decreto Ristori, prevedendo un credito d’imposta cedibile al
proprietario dell’immobile locato pari al 60% dell’affitto per ciascuno dei
mesi di ottobre, novembre e dicembre.
Sospensione dei versamenti
Per i soggetti che esercitano attività economiche sospese è prevista la
sospensione delle ritenute alla fonte e dei pagamenti IVA per il mese di
novembre.
Cancellazione della seconda rata dell’IMU
È prevista la cancellazione della seconda rata dell’IMU per le imprese che
svolgono le attività che danno titolo al riconoscimento del nuovo
contributo a fondo perduto e operano nelle Regioni caratterizzate da uno
scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto individuate ai
sensi dall’ultimo DPCM, a condizione che i relativi proprietari siano anche
gestori delle attività.
Sospensione dei contributi previdenziali
Per le attività previste dal decreto-legge Ristori che operano nelle zone
gialle vengono sospesi i contributi previdenziali e assistenziali per il mese
di novembre. Per quelle delle zone arancioni e rosse la sospensione è
riconosciuta per i mesi di novembre e dicembre.
Rinvio del secondo acconto Ires e Irap per i soggetti a cui si applicano
gli Isa
Nei confronti dei soggetti che esercitano attività economiche per le quali
sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale e che operano
nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di
massima gravità e da un livello di rischio alto, viene disposta la proroga al
30 aprile 2021 del pagamento della seconda o unica rata dell’acconto di
Ires e Irap.
Bonus baby sitter e congedo straordinario
Nelle regioni rosse nelle quali è prevista la sospensione delle attività
scolastiche nelle seconde e terze classi delle scuole secondarie di primo
grado viene previsto un bonus da 1.000 euro e, nel caso in cui
la prestazione di lavoro non possa essere resa in modalità agile, il
congedo straordinario con il riconoscimento di un’indennità pari al 50 %
della retribuzione mensile per i genitori lavoratori dipendenti.
baby sitter
Sostegno al terzo settore
Con un fondo straordinario viene previsto un sostegno in favore dei
soggetti attivi nel terzo settore, organizzazioni di volontariato,
associazione di promozione sociale e organizzazioni non lucrative di
utilità sociale, che non rientrano fra i beneficiari del contributo a fondo
perduto.
Sostegno alla filiera agricola, pesca e acquacoltura
È prevista la totale decontribuzione anche per il mese di dicembre per le
imprese interessate dal primo decreto-legge Ristori, attive nei settori
della filiera agricola, della pesca e dell’acquacoltura.
Potenziamento del sistema sanitario
Viene previsto l’arruolamento a tempo determinato di 100 fra medici e
infermieri militari e la conferma fino al 31 dicembre di 300 fra medici e
infermieri a potenziamento dell’INAIL.
Giustizia
Sono previste misure urgenti per la decisione dei giudizi penali di appello
e per la sospensione dei termini utili ai fini del computo della
prescrizione, nonché dei termini di custodia cautelare nei procedimenti
penali nel periodo dell’emergenza epidemiologica.
Trasporto pubblico locale
La dotazione del fondo per il trasporto pubblico locale è incrementata di
300 milioni di euro per il 2021, 100 dei quali possono essere utilizzati
anche per servizi aggiuntivi destinati anche agli studenti.
Un fondo da 340 milioni di euro nel 2020 e da 70 nel 2021 per aiutare le attività se ci saranno nuove zone arancioni o rosse per arginare la diffusione del Covid in Italia.
Il dl Ristori bis prevede anche 35,8 milioni per la sospensione delle tasse per gli Isa e circa mezzo miliardo per lo stop ai versamenti di novembre. Versamenti di Iva e ritenute in scadenza a metà novembre sospesi anche per alberghi, agenzie di viaggio e tour operator delle zone rosse, anche se queste attività non vengono esplicitamente chiuse dal Dpcm.
Rispetto alla prima versione delle bozze, la norma definitiva include anche bar e ristoranti delle zone arancioni e rosse tra le attività a cui si applica la sospensione. Confermato lo stop dei versamenti (che riguarda anche le trattenute per le addizionali regionali e comunali per chi è sostituto d’imposta) per le attività sospese a livello nazionale e per tutte quelle costrette a chiudere in zona rossa secondo la nuova lista di codici Ateco (57 categorie, dai negozi agli estetisti).
Previsto poi un contributo “una tantum” alle strutture sanitarie private e accreditate con il Servizio sanitario nazionale anche se hanno fatto meno visite, esami o interventi di quanto previsto dai contratti di convenzione perché le Regioni hanno sospeso “le attività ordinarie”. Il provvedimento consente in questi casi alle Regioni di erogare comunque fino al 90% del budget assegnato alla singola struttura per il 2020. SI tratta quindi di un contributo “legato all’emergenza” che si aggiunge a quanto dovuto per le prestazioni effettivamente effettuate e che servirà al “ristoro dei soli costi fissi comunque sostenuti dalla struttura privata accreditata e rendicontati dalla stessa struttura”.