AgenPress – “Nel bel mezzo di una pandemia, nonostante l’emergenza sanitaria e quella economica che colpiscono tutto il continente a cominciare dall’Italia, la priorità del Parlamento Europeo è discutere del diritto di voto dei rom. Assurdo: di questo si discute in questi giorni a Bruxelles, non di misure concrete per aiutare le aziende e i cittadini europei, in difficoltà per la crisi e per le chiusure conseguenti all’epidemia. Nella discussione sul bilancio delle elezioni europee del 2019, l’Ue mette in evidenza le difficoltà che incontrano i rom nell’ambito della partecipazione politica, in particolare per ‘le procedure di registrazione degli elettori, a causa tra l’altro della mancanza di documenti di identità’: dunque, se i rom non hanno documenti, per l’Europa è colpa degli Stati membri. Ancora una volta, con il sostegno delle sinistre e i partiti di governo del nostro paese, l’Ue dimostra di funzionare al contrario e di essere distante anni luce dai reali problemi dei cittadini”
Così in una nota Antonio Maria Rinaldi, europarlamentare della Lega, componente della commissione per gli Affari Costituzionali.