AgenPress – La nuova variante inglese del Covid “non è fuori controllo”, ha detto il responsabile dell’emergenza sanitaria dell’OMS Michael Ryan, chiedendo l’applicazione di misure sanitarie comprovate. “Abbiamo avuto un R0 (tasso di riproduzione del virus, ndr) molto superiore a 1,5 in momenti diversi durante questa pandemia e l’abbiamo controllato. Questa situazione non è quindi, in questo senso, fuori controllo”.
Secondo Giorgio Palù, presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) sulla variante inglese non è stato fatto al momento “alcun esperimento di virologia circa la forza e i danni che può produrre il virus, e nemmeno si hanno dati clinici che dimostrano che è più aggressivo o meno. Questa variante è stata riscontrata in oltre 16030 genomi sequenziati e sembra essere quella che ora circola di più in Inghilterra “.
“E’ un ceppo molto mutato (almeno 17 mutazioni e 9 nella proteina S), che ora sembra essere prevalente nella circolazione”, dice ancora e “non si può però assolutamente dire, sulla base dei dati attuali, che questa variante renda il virus “più letale, né è vero e dimostrato che è cambiato l’andamento clinico dell’infezione. Anzi, i dati preliminari sembrano indicare che chi è stato vaccinato ha anticorpi in grado di neutralizzare anche questo ceppo”.
Tra le ipotesi fatte sull’origine di questa variante, c’è quella “che sia nata in soggetti immunodepressi, in cui non essendoci difese, i virus crescono più rapidamente e mutano più in fretta”, quindi, “bisognerà fare tutti gli esperimenti che ancora non sono stati fatti, usando cellule umane, organoidi, animali da esperimento e anticorpi che neutralizzano il virus”.