Il 27 dicembre la mobilitazione delle Regioni per il “Vaccine Day”

AgenPress. Dalle 955 dosi allo Spallanzani, fino alle 1.620 al Niguarda di Milano, ospedali e aziende sanitarie hanno già i nominativi di strutture, medici e infermieri che il 27 vaccineranno i propri colleghi in occasione del Vaccine Day.
A Bologna, previste 275 dosi, si faranno in Autostazione e alla Casa di Residenza Giacomo Lercaro. In Toscana 600 dosi arriveranno all’ospedale Careggi, ma da qui verranno suddivise in stock di cinquanta per ognuno dei 12 ospedali della regione. A Napoli sono già in allestimento le tensostrutture per le soministrazioni di 720 dosi all’Ospedale Cotugno e all’Ospedale del Mare.
Ad avere il maggior numero di dosi per la prima somministrazione simbolica sarà dunque la Lombardia, con 1.620 dosi, seguita dall’Emilia Romagna (975), dal Lazio (955), dal Piemonte (910) e dal Veneto (875). Le regioni che riceveranno meno dosi sono la Valle d’Aosta (20), il Molise (50) e l’Umbria (85).
Il team per somministrazione sarà formato da un medico e quattro infermieri oltre a personale amministrativo e due operatori socio sanitari. Poi, a pieno regime, ad essere coivolti saranno 20mila tra infermieri e medici, compresi quelli di base, i pediatri e il personale delle farmacie.
La campagna di vaccinazione in Italia partirà con le prime 1.833.975 dosi di vaccino anti Covid 19 che sono state distribuite da Pfizer e inviate alle Regioni, ha annunciato l’ufficio del commissario, Domenico Arcuri. Dopo il Vaccine Day europeo, prima della fine dell’anno, con vaccinazioni simboliche in diversi Paesi, “verrà avviata la prima sessione della vaccinazione di massa, destinata alle categorie che il Governo e il Parlamento hanno stabilito essere prioritarie -si legge in una nota -: operatori sanitari e sociosanitari, personale operante nei presidi ospedalieri, pubblici e privati, ospiti e personale delle residenze per anziani”.
I primi vaccinati saranno gli italiani simbolo della lotta al Covid. Dopo il via libera dell’Agenzia italiana per il farmaco (Aifa) all’immissione in commercio del vaccino Pfizer Biontech ora in Italia si attendono le 9.750 dosi che arriveranno il 26 dicembre per essere subito disponibili il giorno dopo, 27 dicembre, per il V-day, in cui in tutta Europa partirà la campagna vaccinale. In cima alla lista delle somministrazioni in Italia ci saranno una giovane infermiera, un operatore socio sanitario impegnato nei reparti Covid, una ricercatrice e due medici, tutti dell’Istituto Spallanzani di Roma e tutti da subito in prima linea a fronteggiare l’emergenza della pandemia. In vista di domenica prossima ci sono procedure che si stanno mettendo a punto per avviare ufficialmente anche nel nostro Paese la controffensiva al virus. La Difesa gestirà la logistica fin da subito.
“E’ ancora dura, ma ora abbiamo un’arma in più. Forza”, scrive il ministro della Salute Roberto Speranza in un post su Facebook dopo l’ok dell’Agenzia Italiana del Farmaco al siero Pfizer Biontech. I numeri fanno ben sperare sulla volontà degli italiani di vaccinarsi. I dati di una ricerca coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità- dice il presidente Silvio Brusaferro – mostrano “un atteggiamento di responsabilità degli italiani”: è emerso infatti che due persone su tre (il 67%) sono disponibili a vaccinarsi, la percentuale sale tra gli anziani (84%). I più giovani, 18-34enni, sarebbero ben disposti a vaccinarsi (76%) rispetto ai 50-69enni (67%) e ai 35-49enni (59%). Ora è tutto affidato anche alla campagna vaccinale, con i cinque personaggi simbolo di questa lotta: un’infermiera, due medici, una ricercatrice e un operatore, gli italiani in trincea in questi lunghi mesi. I veri influencer contro il virus.
La Sardegna parteciperà al “Vaccine day” del 27 dicembre, ovvero il giorno di inizio simbolico della più grande immunizzazione della storia. Per l’occasione, ha anticipato a L’Unione Sarda e confermato all’Ansa l’assessore della Sanità Mario Nieddu, “il commissario per l’emergenza Arcuri ha comunicato che ci invierà 180 dosi”. Questa prima consegna del siero Pfizer sarà somministrata ad altrettanti operatori sanitari. Ancora massimo riserbo, invece, su quali punti (uno o anche di più) siano stati scelti per quello che sarà un evento mediatico a tutti gli effetti. Non è detto che coincidano con i dodici centri di vaccinazione individuati per la campagna vera e propria che partirà da gennaio con le prime 33mila dosi.
“Ho vissuto in prima linea tutto quanto è stato e che continua ad essere la pandemia: ho visto l’atrocità del Covid ed è per questo che sono felice e orgogliosa di essere stata scelta come prima donna, come infermiera, come coordinatrice, prima tra il personale del San Martino, per ricevere il vaccino. Spero di essere un esempio anche per i miei colleghi, affinchè decidano tutti di vaccinarsi. In questo modo raggiungeremo una vaccinazione di gregge: vaccinatevi, senza timori”. Lo ha detto  al punto stampa Covid di Regione Liguria la coordinatrice infermieristica del reparto di Rianimazione dell’Ospedale Policlinico San Martino Gloria Capriata, che riceverà per prima il vaccino anti Covid domenica 27 dicembre in occasione del ‘Vaccine Day’. Capriata, 48 anni, è stata in prima linea durante tutto il periodo dell’emergenza. Genovese, lavora al Policlinico dal 1992, da quando aveva 19 anni. Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha confermato che “saranno 320 le dosi che arriveranno per domenica 27 dicembre in Liguria. Il primo punto di vaccinazione simbolico sarà l’Ospedale Policlinico San Martino, insieme a due Rsa sul territorio genovese per un centinaio di persone complessivamente tra operatori e ospiti. Per esaurire questa prima serie di vaccini impiegheremo un paio di giorni, dopodichè il Commissario Arcuri mi ha confermato poco fa che Pfizer è impegnata a consegnare un numero dosi significativo nei giorni immediatamente successivo, quindi il 27 e il 28 dicembre somministreremo le prime 320 dosi e già dal 29 dicembre entreranno in funzione i centri di vaccinazione individuati in tutta la regione. Da quel momento dovrebbe proseguire l’attività di vaccinazione secondo una progressione, fino all’esaurimento della prima tranche di vaccini per poco più di 60mila dosi”. Rispetto all’adesione del personale sanitario alla vaccinazione Covid, il responsabile della Prevenzione di Filippo Ansaldi, ha spiegato che “la Liguria è tra regioni con più alta adesione: questo significa che c’è un approccio culturale positivo verso la vaccinazione, c’è grande fiducia”.
“Sono in tutto 505 le dosi allocate alla Puglia per il Vaccine Day del 27 dicembre” ne dà notizia l’assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco.  “La cabina di regia – spiega Lopalco – istituita presso la Regione Puglia che coordinerà l’intera campagna di vaccinazione anti Covid-19 ha stabilito che queste 505 dosi al momento dell’arrivo nell’hub del Policlinico di Bari saranno immediatamente distribuite nei punti di vaccinazione delle sei province pugliesi: 105 nella provincia di Bari e 80 a testa nelle altre cinque province. I destinatari delle vaccinazioni del 27 dicembre, come da indicazioni della Protezione civile nazionale, saranno una rappresentanza di tutti gli operatori sanitari pugliesi e degli ospiti delle RSA. Una volta concluso il Vaccine Day la vera e proprio fase 1 della campagna di vaccinazione anti covid inizierà nei primi giorni di gennaio quando arriveranno i primi lotti delle 94mila dosi allocate alla Regione Puglia”.
Pronto anche il piano della Regione Umbria per il vaccine day di domenica 27 dicembre: nel corso di una videoconferenza l’assessore alla Salute, Luca Coletto, insieme al direttore regionale, Claudio Dario e al commissario per l’emergenza, Antonio Onnis, ha stabilito con i commissari delle Aziende ospedaliere e delle Usl Umbria 1 e 2, le linee guida del piano per la somministrazione delle prime 85 dosi di vaccino Pfizer che saranno distribuite a tutte le Regioni in base ad un riparto definito a livello centrale dal commissario Arcuri.   “La Regione Umbria è pronta non solo per la gestione della giornata del 27 dicembre, che simbolicamente rappresenta il primo momento di realtà per sconfiggere la pandemia, dopo il tempo della speranza – ha detto l’assessore Luca Coletto – ma tutta la campagna vaccinale che entrerà nel vivo i primi giorni di gennaio”.
“Ad ogni modo – ha proseguito – per il vaccine day abbiamo stabilito di ‘far entrare in partita’ tutto il sistema sanitario regionale che poi sarà coinvolto quando la campagna delle vaccinazioni entrerà a regime”. Per la somministrazione del vaccino nella giornata del 27 dicembre è stato individuato, anche per la sua ubicazione territoriale, l’ospedale di Spoleto. All’interno del nosocomio saranno allestite delle postazioni vaccinali con gestione logistica e organizzativa delle aree di check in, vaccinazione, sosta e rilascio certificazione. Nella platea dei vaccinandi rientreranno anche gli ospiti di una Rsa da individuare e che rientrano nell’elenco dei soggetti che hanno dato la loro disponibilità a farsi vaccinare. La vaccinazione in questo caso avverrà a domicilio.
Tutto pronto in Emilia-Romagna per il Vaccine Day: domenica 27 dicembre, come stabilito peraltro a livello nazionale, le prime dosi di vaccino Pfizer-BioNtech (9.750 per l’avvio in tutt’Italia) verranno somministrate su tutto il territorio da Piacenza a Rimini, a 975 professionisti della sanità regionale tra medici, infermieri, operatori socio-sanitari. Nella giornata di domenica verranno vaccinati i medici e gli infermieri, con precedenza ai vaccinatori che saranno in prima linea in questa campagna. L’organizzazione della giornata è in carico alle singole Aziende, con la supervisione dell’assessorato regionale alle Politiche per la salute. “Ci siamo mossi in tempi rapidissimi- sottolineano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini– per essere pronti il 27 dicembre, giornata che possiamo definire veramente storica. I primissimi a essere vaccinati, quasi mille in Emilia-Romagna, saranno i medici, gli infermieri, gli operatori socio-sanitari delle strutture sanitarie, quelli che ormai da mesi sono in prima linea nella lotta al virus. Abbiamo lavorato insieme alle Aziende sanitarie, che ringraziamo per la collaborazione e la prontezza di risposta fornita, per mettere in campo un’organizzazione a dir poco complessa, che ci consentirà di avviare il percorso di uscita dalla pandemia. Il 27 dicembre sarà un giorno tanto atteso quanto importante, e siamo certi che tutto andrà per il meglio”.
L’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Genesio Icardi ha detto che “Dopo l’approvazione da parte dell’Ema, prevista  e la successiva approvazione da parte di Aifa, è stato annunciato che il 27 dicembre arriveranno in Piemonte le prime 700 dosi del vaccino-anticovid prodotto dalla Pfizer. Se ciò sarà confermato, in quella giornata, in concomitanza con l’annunciato Vaccine Day europeo, anche nella nostra regione avrà inizio la campagna vaccinale contro il coronavirus. Nei primi giorni di gennaio dovrebbero poi essere consegnate ulteriori 170.000 dosi, per la prima somministrazione ai soggetti interessati da questa fase”. Nella prima fase la somministrazione riguarderà il personale delle aziende sanitarie (120.000 persone) e gli ospiti e operatori delle RSA (75.000 persone). Di queste 700 dosi, 600 verrano suddivise tra i sei principali ospedali del Piemonte (“Città della Salute” e Mauriziano di Torino, “S. Luigi” di Orbassano, “Croce e Carle” di Cuneo, “Maggiore della Carità” di Novara e “SS. Antonio, Biagio e Cesare Arrigo” di Alessandria), mentre le ultime 100 saranno destinate ad alcune Rsa.
“Il nuovo anno si apre all’insegna della speranza – ha dichiaratp il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – con un notevole anticipo dell’arrivo del vaccino contro il coronavirus. Molto opportunamente, si è scelto di partire nello stesso momento in tutta Europa e lo farà anche il Piemonte. Abbiamo predisposto un piano molto accurato, per cui abbiamo ricevuto anche i complimenti da Roma. Quello del 27 sarà un avvio simbolico, ma già dal 2-3 gennaio ci verranno consegnate le dosi che ci serviranno per immunizzare il nostro personale sanitario, che con straordinaria abnegazione ha prestato servizio in questa emergenza, insieme ai nostri anziani ospitati nelle residenze e agli operatori che si prendono cura di loro”.
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