AgenPress – Sono arrivate all’ospedale di Codogno, nel Lodigiano, le prime dosi del vaccino anti covid. Le vaccinazioni avranno luogo nelle stesse stanze dove lo scorso 20 febbraio venne eseguito, grazie all’intuizione dell’anestesista Annalisa Malara, il tampone che portò all’identificazione del primo caso in Italia, quello del 38enne Mattia Maestri, il cosiddetto ‘paziente 1’.
Le prime tre persone ad essere vaccinate saranno un’infermiera del reparto di rianimazione, il primario del pronto soccorso Stefano Paglia e il presidente dell’ordine dei medici di Lodi Massimo Vajani. L’ospedale di Codogno è uno dei simboli della pandemia che ha colpito tutta l’Italia e tra gli hub scelti da Regione Lombardia per il Vaccine Day. Simbolicamente i vaccini vengono somministrati proprio nella stanza della Rianimazione in cui è stato effettuato a Mattia Maestri il tampone, il primo in tutta Italia.
“Abbiamo voluto unire simbolicamente i due eventi – spiega Salvatore Gioia, direttore generale Asst Lodi – il primo tampone e la prima vaccinazione, qui a Codogno, per dare un senso di prosecuzione nella lotta al virus, cominciato in un momento in cui si sapeva ben poco e arrivato a un punto in cui le conoscenze sono diventate tali da portare al vaccino e di debellare il Covid. La prima vaccinata è Lucia Premoli, una delle infermiere che ha assistito Mattia. Poi Stefano Paglia, primario del pronto soccorso e da pochi giorni nominato responsabile del Dipartimento Emergenza Urgenza dell’Asst di Lodi, e Massimo Vajani, presidente dell’Ordine dei Medici di Lodi e medico di base. In tutto saranno vaccinate oggi 50 persone, tra cui non figurano per motivazioni mediche – una ha fatto l’antinfluenzale da poco, l’altra ha contratto il virus – Annalisa Malara e Laura Ricevuti, le due dottoresse che forzando i protocolli lo scorso febbraio identificarono il paziente 1.