AgenPress. “L’oscuramento delle pagine social di Trump, al netto dell’assoluta condanna delle violenze, è un chiaro attacco alla libertà e una violazione della sovranità digitale. Le piattaforme digitali sono la nuova piazza pubblica e la rimozione di contenuti non può essere arbitraria, rappresentando una violazione dei diritti relativi alla libertà d’espressione e d’opinione.
Lo denunciammo già nel corso dell’iter parlamentare della commissione sulle fake news, in cui presentammo una proposta per prevedere anche la regolamentazione delle piattaforma digitali. Spesso i social network hanno rimosso arbitrariamente contenuti, anche di carattere giornalistico, senza coinvolgere le opportune sedi giudiziarie od ordinistiche.
Soltanto l’autorità pubblica conserva la prerogativa di stabilire la liceità o meno di un contenuto online, e dunque il diritto ad autorizzarne l’eventuale rimozione. Facebook e Twitter sono, ormai, potenze digitali dai tratti totalitari come la Cina comunista: non possiamo pensare che gli “over-the-top” possano essere regolamentati in maniera privatistica, come avviene, e per questo stiamo presentando un manifesto programmatico e una specifica proposta di legge per la sovranità digitale.
Ci chiediamo come mai Conte e Pisano non abbiano mai subito rimozione di contenuti: forse le piattaforme digitali hanno una linea vera e propria o ci sono conflitti di interesse? Hanno nominato un proprio ex consulente, già legale di Google, al Garante della Privacy. L’incompatibilità delle cariche non può valere solo per i politici ma anche per chi ha operato nel mercato delle piattaforme digitali e poi viene chiamato a ricoprire ruoli apicali in Authority e ministeri: per questo, proporremo l’incompatibilità dei ruoli per almeno 5 anni.”
Così il Responsabile Nazionale Innovazione di Fratelli d’Italia, deputato Federico Mollicone.