Gianfranco Rotondi: “Quando arrivò la notizia della morte di Bettino Craxi…”

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AgenPress. Ventuno anni fa c’ero quando arrivò la notizia della morte di Bettino Craxi: il palazzo fu gelido, imbarazzato, Palazzo Chigi mandò appena una corona di fiori, solo il leader dell’opposizione Silvio Berlusconi volò ad Hammamet con la moglie Veronica (fu la sola uscita pubblica della signora Berlusconi).
Il mio indimenticabile portavoce Paolo Genovese disse che avevo il dovere di partire: Craxi era stato firma del quotidiano “Il Popolo“, dando prestigino alla mia direzione, avevamo un colloquio settimanale, mi dava lezioni e gli debbo moltissimo.
Mi imbarcai sull’aereo assieme a Buttiglione, ma all’ultimo minuto -come si usa sui voli privati- controllarono il documento, che avevo dimenticato. Non partii, e non sono ancora andato a rendere omaggio alla tomba di uno statista grande e controverso. Giuro che lo farò, Presidente della nostra giovinezza.
E’ quanto dichiara, in una nota, Gianfranco Rotondi.
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