AgenPress – “L’attivazione della diplomazia Vaticana con l’utilizzo del Concordato per cercare di bloccare l’iter della legge Zan al Senato è un qualcosa senza precedenti nelle relazioni tra la Repubblica Italiana e la Santa Sede, il tentativo esplicito e brutale è quello di sottrarre al Parlamento il dibattito sulla Legge e trasformare la questione in una crisi diplomatica, mettendola nella mani del Governo Draghi per far si che tutto venga congelato”.
Lo dichiara Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay
“I motivi portati dal Vaticano nella nota diplomatica sono poi agghiaccianti: leggendo tra le parole usate da monsignor Gallagher nella nota ufficiale si capisce chiaramente che il problema non è tanto la legge, ma la Costituzione Italiana, in particolare l’art 3 a cui la legge si ispira, richiamandone i diritti alle libertà e tutele fondamentali dei cittadini. La Santa Sede, ad esempio, vive come un problema il fatto che le scuole private non siano esentate dall’occuparsi di contrastare l’omofobia: vorremmo quindi capire che cosa ci sta dicendo il Vaticano, che le scuole private difendono il diritto ad essere omofobe?
Il compito del nostro Paese è quello di tutelare dalle violenze e dalle discriminazioni le cittadine e i cittadini italiani, e questo dovere, a fronte di aggressioni e violenze quotidiane che subiscono le persone LGBT+, non può essere messo in discussione da stati esteri, men che meno da uno stato teocratico come il Vaticano”.