Afghanistan. Onu, esecuzioni sommarie di civili. Ormai è chiaro, sarà impossibile portarli via tutti

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AgenPress – L’Alta commissaria dell’Onu per i diritti umani, Michelle Bachelet, ha detto di aver ricevuto rapporti credibili di gravi abusi nelle aree sotto il controllo dei talebani in Afghanistan, comprese “esecuzioni sommarie” di civili e forze di sicurezza che avevano deposto le armi, restrizioni ai diritti delle donne di muoversi liberamente e delle ragazze di andare a scuola. Bachelet ha esortato il Consiglio per i diritti umani a intraprendere “un’azione coraggiosa e vigorosa” per monitorare la situazione nel Paese.

Molti cittadini afghani resteranno nella mani dei talebani, che da quando sono tornati al potere danno una caccia senza quartiere a chi ha collaborato con gli alleati. Resteranno nascosti fino a quando non riusciranno a stanarli o non troveranno una via di fuga verso l’Occidente. Perché la massiccia operazione di salvataggio di informatori, interpreti, ex militari e collaboratori di vario genere che negli ultimi 20 anni hanno aiutato la Nato a tenere sotto controllo la delicata situazione della sicurezza in Afghanistan, fallirà. Non del tutto, forse, ma fallirà. E’ la consapevolezza cui sono giunti, ad esempio, Francia e Spagna che hanno detto senza mezzi termini che portare in salvo tutti entro il 31 agosto non sarà possibile. O la Gran Bretagna, che si è rassegnata alla improrogabilità della scadenza. E la Germania, che ha detto esplicitamente che non tutti gli afghani che hanno il diritto potranno essere portati via dall’aeroporto di Kabul.

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