Lo afferma in una nota l’associazione “Stop animal crimes Italia” commentando la vicenda della 20enne uccisa da un branco di cani.
I cani che hanno aggredito la donna, infatti, sembrerebbero cani di un pastore e quindi di proprietà, addirittura qualcuno provvisto di microchip.

Una politica inesistente e politici nazionali e locali che ci prendono in giro da una vita;

Sindaci che si scaricano del loro dovere/obbligo di contrastare il randagismo, regalando denaro pubblico a società private per catturare cani e sbatterli a vita in un canile ma anche a “volontari” per toglierseli dai piedi;

Assenza di prevenzione da parte dei Sindaci e ASL (censimento è una parola sconosciuta) contro il randagismo;

Controlli assenti: Polizia Locali gravemente assenti, privi di mezzi e volontà, timorosi di sottrarre consenso elettorale al Sindaco;

La maggioranza del mondo animalista che correndo dietro alle emergenze (spesso per trarre profitto) non ha mai mosso un dito per cambiare le cose, se non con una misera inutile propaganda;

Infine, connivenze e corruzione chiudono il cerchio dell’assenza di contrasto al randagismo!
“Da anni – è scritto in una nota – stiamo battendo il territorio del meridione per conoscere realmente le cause del randagismo, poiché per proporre una cura efficace bisogna conoscere il problema e riteniamo che gli attori del tema non lo conoscano adeguatamente. Non è vero che le responsabilità siano da ascrivere solo alle Istituzioni che, certamente, hanno le colpe più pesanti. Andiamo per ordine: l’aggressione nasce dall’incuria degli animali da parte del proprietario o del Sindaco, probabilmente privi di microchip – l’omessa custodia nasce dall’assenza di adeguate campagne di sensibilizzazione e soprattutto dall’assenza di controlli da parte dei Sindaci attraverso le sue Polizie circa il rispetto delle regole e relativa rigida delle sanzioni, tra cui l’obbligo di microchip dei cani padronali. In questo caso è stato individuato un responsabile, ancora al vaglio, ma in tanti altri casi di aggressioni passate e potenziali potrebbe non essere individuato se non nel Sindaco. E’ il Sindaco, infatti, a norma di legge, il responsabile degli animali vaganti sul suo territorio e a lui e alla ASL spetta il contrasto del randagismo e delle nascite.
“Il Movimento, nello stringersi attorno alla famiglia della giovane vittima – conclude la nota – ha depositato denuncia all’Autorità Giudiziaria chiedendo l’accertamento delle responsabilità per il reato di concorso in omicidio e sta monitorando sulla sorte dei cani affinché non subiscano ingiuste conseguenze, auspicando simili drammatiche tragedie non accadono più”.