AgenPress. Vorrei ringraziare tutti e ciascuno per l’abbraccio affettuoso che sto ricevendo in queste ore. La strumentalità degli attacchi che stiamo vivendo è sotto gli occhi di tutti. Non mi colpiscono le parole di chi mi insulta. Al massimo mi stupiscono i silenzi di chi sa che cosa sta succedendo e per viltà o per rancore tace.
Leggo sui giornali che sarei “furibondo”. Vorrei rassicurarvi: sono tutto tranne che furibondo. Sono tranquillissimo perché ci sono già passato: vedo ripetersi lo stesso schema del gennaio 2021, quando eravamo sotto attacco perché volevamo mandare a casa Conte.
Lo stesso schema, identico. E più o meno gli stessi autori. Notizie false fatte girare sugli stessi circuiti mediatici. L’aggressione è coordinata e quotidiana. Ma io ci sono passato e so come si fa in questi casi. Si sta calmi.
Si tirano fuori le carte, perché la verità prima o poi emerge. E si risponde colpo su colpo, in tribunale, sui media, in Parlamento. Io so di non aver commesso nulla di illegale, nulla.
Spero che chi mi accusa o mi attacca sui media possa dire lo stesso. Nell’uno e nell’altro caso, non resta che aspettare. Aspettare lavorando per avere giustizia. E aspettare senza consentire alle circostanze esterne di strapparti il sorriso.