Certificati digitali senza bolli. Brunetta, un passo decisivo verso un’Italia più semplice e più giusta

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AgenPress – Il primo certificato anagrafico digitale è stato scaricato stamane dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. È un atto simbolico: oggi si raccolgono i frutti di anni di lavoro, nel segno della digitalizzazione e della semplificazione. Un passo avanti per l’intera comunità nazionale, possibile grazie alla proficua collaborazione interministeriale tra Interno, Funzione pubblica e Innovazione tecnologica, che supera l’epoca dei certificati cartacei, dei bolli e delle code agli sportelli, metafora classica della burocrazia inutilmente vessatoria.
Questo traguardo è stato tagliato con il contributo fondamentale dei Comuni, che ormai in massa (7.810) hanno aderito al progetto Anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr), condividendo i dati in loro possesso. Auspichiamo che gli ultimi 61 entrino in Anpr entro fine anno.
Da domani, dunque, 14 certificati anagrafici saranno scaricabili gratuitamente dal sito Anpr: anagrafico di nascita, anagrafico di matrimonio, di cittadinanza, di esistenza in vita, di residenza, di residenza Aire (Anagrafe italiani residenti all’estero), di stato civile, di stato di famiglia, di residenza in convivenza, di stato di famiglia Aire, di stato di famiglia con rapporti di parentela, di stato libero, anagrafico di unione civile, di contratto di convivenza.
Ma questo non è il punto di arrivo: è l’inizio di una rivoluzione che parte proprio dalla condivisione delle banche dati e che, a tendere, eviterà ai cittadini di dover fornire dati che già sono nella disponibilità di almeno un’amministrazione pubblica. Once only, una volta sola. Per un’Italia finalmente più semplice, più veloce, più innovativa e più giusta.
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