Covid. Governo, ipotesi vaccino obbligatorio per i lavoratori. Scatterebbe da gennaio

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AgenPress – Il governo pensa all’obbligo vaccinale per tutti i lavoratori a gennaio. Dopo le dichiarazioni di von der Leyen e la scelta della Germania, anche in Italia comincia a prendere piede l’ipotesi della vaccinazione obbligatoria se l’indice di contagio Rt non calerà nei prossimi quaranta giorni.

Finora il presidente del Consiglio Mario Draghi era stato molto tiepido riguardo la possibilità di imporre un obbligo generalizzato a tutta la popolazione, anche per non creare un problema di opinione pubblica. Ma la crescita dei contagi e – soprattutto – i rischi di un ritorno al lockdown stanno facendo rapidamente cambiare la prospettiva. Anche perché il 13% attuale di popolazione No vax non lascia tranquilli medici e tecnici.

Per la prima volta a Palazzo Chigi si comincia a parlare di questa misura, a preoccupare – si legge su Repubblica – sono stati i 16 mila casi di positività al Coronavirus di ieri e l’indice Rt schizzato a 2,5. Il tema è sul tavolo, anche se ancora ufficiosamente. Fino a questo momento il presidente Mario Draghi ha sempre ritenuto, e continua a farlo, la possibilità come l’arma finale. Ne scorge i problemi di natura tecnica e politica, supportato in questo dai suoi consiglieri di Palazzo Chigi. La decisione dell’obbligo dovrebbe passare, inevitabilmente, da una legge approvata dal Parlamento.

L’obbligo – prosegue Repubblica – resta la carta finale. Molto dipenderà dall’indice Rt. Continua a salire. Ed è questo il dato che allarma i tecnici. Ieri sono stati registrati 16 mila casi. L’indice di replicazione è da diverse settimane stabilmente tra l’1,2 e l’1,3. Mantenendo questo ritmo, nel giro di tre o quattro settimane si conteranno 200 mila positivi alla settimana. Troppi. L’Rt va raffreddato, riportato a 1, al massimo 1,05. L’ipotesi è quella di renderlo obbligatorio per i lavoratori. Sulla base dello stesso principio usato per i medici e le forze dell’ordine, si potrebbe estendere l’obbligo a tutti i lavoratori. Tutto si fonda su una norma che già esiste. E su un articolo: il 279 del decreto legge 81al datore di lavoro è imposta “la messa a disposizione dei vaccini per quei lavoratori che non sono già immuni”. In caso contrario, il dipendente deve essere allontanato.

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