AgenPress – “Gli attivisti di Anonymous sono stati coinvolti in una campagna di guerra informatica contro Putin e i suoi alleati. Noi, come attivisti, non rimarremo inattivi mentre le forze russe uccidono persone innocenti che cercano di difendere la loro patria”.
E’ il messaggio che posta il collettivo su Twitter allegando un video in cui spiega agli utenti degli escamotage per comunicare online bypassando la censura russa. Suggerisce di usare le reti Tor, cioè software che permettono una comunicazione anonima su Internet, o le reti Vpn, Virtual Private Network, di provider fuori dalla Russia. Stessi sistemi usati dagli utenti per comunicare in regimi dittatoriali o in situazioni di restrizione.
Nelle ultime ore Anonymous ha deciso attaccare Graceful, lo yacht di Vladimir Putin dal valore stimato di 87 milioni di euro.
Il nome dell’imbarcazione è stato modificato per diverse opre e sui dati di navigazione del portale Vesseltracker, dove sono tracciate tutte le navi del mondo, è apparso come FCKPTN, sigla che è facile riconoscere come un insulto al presidente russo ma senza vocali. Oltre al nome, è stata modificata anche la posizione della Graceful, segnata sulla piccola Isola dei Serpenti nel Mar Nero. Successivamente la barca ha ripreso il proprio nome, ma il suo id è ancora settato come “Anonymo”.
Anonymous, negli scorsi giorni, ha attaccato la TV russa e alcuni siti istituzionali. Il collettivo ha precisato che non intende danneggiare in alcun modo il popolo russo e nemmeno i militari del paese, ma solo il suo governo e Vladimir Putin in primis, quindi i media controllati dallo stato e società e individui che beneficiano dell’autocrazia vigente in Russia. Tuttavia, nelle scorse ore pare sia iniziata una nuova fase del cyber-conflitto contro Putin, con un attacco all’Istituto di sicurezza nucleare di Mosca.