Ministero di Giustizia e Gruppo FS siglano un protocollo d’intesa per il reinserimento dei detenuti

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“Mi riscatto per il futuro” punta a individuare percorsi mirati di istruzione e formazione


AgenPress. Il Ministero di Giustizia, con la Ministra Marta Cartabia e il Gruppo FS, con l’AD Luigi Ferraris, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa dal titolo “Mi riscatto per il futuro”, che prevede una cooperazione tra i sottoscrittori finalizzato ad agevolare il reinserimento sociale dei detenuti attraverso mirati progetti di istruzione, formazione e orientamento professionale e un loro possibile impiego in programmi di pubblica utilità e lavori intramurari.

Il Protocollo d’Intesa, di durata triennale, prevede inoltre la creazione di un tavolo di lavoro che avrà molteplici compiti, fra i quali lo studio e la verifica delle iniziative avviate nell’ambito dell’accordo e finalizzate al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

“Collaborazioni con aziende prestigiose che operano a livello nazionale costituiscono uno strumento indispensabile perché l’Amministrazione Penitenziaria possa adempiere al meglio al suo mandato istituzionale, offrendo opportunità formative e lavorative importanti per dare un senso alla pena”, ha commentato la Ministra Marta Cartabia, che ha poi voluto evidenziare “aspetti simbolici in quest’accordo: Ferrovie dello Stato evoca l’idea di rete e connessioni, che sono l’opposto – ha aggiunto la Guardasigilli – dell’isolamento che generalmente si accompagna al mondo del carcere”.

“La firma di questo protocollo con il Ministero della Giustizia conferma il particolare impegno del Gruppo FS nel sostenere progetti sociali rivolti a persone in condizioni di fragilità e marginalità – ha dichiarato l’AD di FS Luigi Ferraris. La solidarietà è infatti un elemento cardine della sostenibilità sociale, e la sostenibilità permea ogni nostra attività. Vorrei ricordare, in questo ambito, i 18 Help Center ospitati nelle nostre stazioni che ogni anno compiono oltre 49mila interventi di assistenza a persone in difficoltà, attivando percorsi di recupero e reintegro sociale. O, ancora, iniziative come il Treno Solidale, che assicura a chi non può permetterselo viaggi in treno per ricongiungimenti familiari o per partecipare a corsi di formazione”.

Sono 110 gli accordi fin qui siglati con il modello “Mi riscatto per il futuro” e finalizzati alla riabilitazione sociale della persona. Anche questo, come i precedenti, prevede il possibile coinvolgimento di partner internazionali. Circa 1.500 le persone in esecuzione pena fino ad oggi coinvolte in interventi di manutenzione stradale, rifacimento di segnaletiche, manutenzione del verde pubblico, recupero del patrimonio ambientale e altre attività di rilevante impatto sociale.

Le attività di formazione previste dall’accordo – diversificate per singoli progetti – saranno condotte dal personale del Gruppo FS e rivolte ai detenuti individuati in accordo con il Ministero. L’obiettivo comune sarà quello di creare nuove competenze professionali: punto di partenza del percorso di reintegro sociale.

 

 

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