AgenPress. L’Antitrust ha avviato altri provvedimenti cautelari nei confronti di Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie per presunte illegittime modifiche unilaterali al prezzo di fornitura di energia elettrica e gas naturale
“Ottima notizia! Accolte le nostre richieste. Non possiamo che essere soddisfatti che l’Antitrust abbia recepito in pieno la tesi contenuta nel nostro esposto, ossia che tutte le comunicazioni mandate ai consumatori dopo il 1° maggio 2022 sono inefficaci e la variazione contrattuale con il conseguente rincaro illegittimo, in violazione dell’art. 3 del decreto legge 9 agosto 2022, n. 115, ora convertito dalla Legge n. 142 del 21-09-2022. Il Codice di condotta commerciale deliberato da Arera prevede, infatti, all’art. 13 che il preavviso non può essere inferiore a 3 mesi e che il termine scatta dal primo giorno del mese successivo a quello di ricevimento della comunicazione da parte del cliente stesso. Quindi, dato che la legge è entrata in vigore al 10 agosto, ogni preavviso successivo al 1° maggio non si è più perfezionato e, quindi, non è più valido” afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Anche la scusa che il contratto a prezzi fissi era in scadenza non regge, salvo siano evoluzioni automatiche delle condizioni economiche già previste dalle condizioni contrattuali all’atto della stipula, come lo scadere di sconti” prosegue Vignola.
“Ora, però, il Governo deve rinviare la fine del mercato tutelato che per i condomini e le associazioni è prevista per il 1° aprile 2023 solo per l’attacco hacker di agosto e che invece va rinviato almeno fino al 2024” conclude Vignola.