Festa del Tricolore 2023. L’omaggio delle Associazioni dei Benemeriti della Repubblica (ANCRI) e dello Sport (ANAOAI)

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Il nostro Tricolore, per il 7 gennaio, giorno del suo 226° compleanno, attende di poter sventolare in tutta la sua bellezza


AgenPress. Da diversi anni l’Associazione Nazionale insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (ANCRI) è impegnata a celebrare la Festa della Bandiera con varie manifestazioni che si sono tenute in sedi istituzionali (come l’Aula di Montecitorio e la Scuola Superiore di Polizia) e con dirette televisive (Italia 7 e Rai News 24).

La celebrazione dello scorso anno ha visto protagonisti anche la plurimedagliata fiorettista Valentina Vezzali (nella veste di Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo sport) e 8 Atleti Olimpici (Giulia Aringhieri, Francesco Bocciardo, Carlotta Gilli, Filippo Megli, Mara Navarria, Silvia Saliti, Massimo Stano e Lorenzo Zazzeri) che hanno portato la nostra Bandiera al centro del mondo, toccando le corde più profonde di milioni di italiani.

Per il 7 gennaio del 2023 il Prefetto Francesco Tagliente, nella duplice veste di Delegato alle relazioni istituzionali dell’ANCRI e Presidente della Sezione romana dell’Associazione nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia (ANAOAI) , ha condiviso con il Presidente nazionale dell’Associazione degli insigniti Tommaso Bove, e con la Presidente dell’ANAOAI, Novella Calligaris, l’idea di coinvolgere l’Associazione Olimpici e Azzurri per celebrare insieme il Tricolore quale simbolo della nostra patria, della nazione, del popolo, delle libertà conquistate e dei sentimenti più nobili; vero e proprio emblema dell’unità nazionale che ha accompagnato il cammino del nostro Paese nei momenti luminosi e in quelli bui.

Una evoluzione naturale: dal coinvolgimento dei singoli Atleti a quello dell’Associazione che li rappresenta, con una Presidente nazionale d’eccezione: Novella Calligaris, la prima fra gli atleti italiani a vincere una medaglia olimpica nel nuoto e a stabilire un primato mondiale, negli 800 metri stile libero.

I due Sodalizi hanno quindi deciso, in occasione del suo 226 compleanno, di regalare al nostro Tricolore l’impegno a coinvolgere tutti nella promozione del rispetto del decoro e della dignità che merita la nostra Bandiera: dalle istituzioni agli amministratori comunali, dagli enti pubblici e privati all’associazionismo e ai club. Figure di spicco della comunicazione offriranno una personale interpretazione del valore del Tricolore, anche con la realizzazione di una breve clip dedicata. I contributi raccolti costituiranno il materiale per un video riassuntivo del progetto che, tra l’altro, prevede una comunicazione diversificata (televisione, carta stampata e web) con il coinvolgimento di tutti coloro che si riconoscono nei valori del nostro Tricolore. Il progetto prevede anche il coinvolgimento di tutti coloro che si riconoscono nei valori del Tricolore, chiamati a documentare, attraverso la registrazione progetto di brevi video di circa 30 secondi (da realizzare anche con i propri cellulari tenuti in posizione orizzontale) l’esposizione di Bandiere mal posizionate o lacere. È frequente, infatti, imbattersi in vessilli tricolori logori, sporchi e scoloriti che sventolano sulle sedi pubbliche, dalle scuole ai ministeri, dalle caserme ai municipi, per non parlare dei posizionamenti sbagliati, nonostante la materia sia disciplinata da una normativa chiarissima e di elementare applicazione.

Sul tema è bene ricordare che il rispetto del decoro e della dignità del Tricolore è, e deve essere percepito, come un dovere all’agire, da parte delle istituzioni e degli altri soggetti dell’ordinamento, incaricati di funzioni pubbliche.

Purtroppo, nonostante la presenza di una struttura normativa, quel Tricolore che nel 2006 ha portato l’Italia calcistica sul tetto del mondo,  sventolando a Berlino, al Circo Massimo e in tutte le piazze Italiane, che ancora nel  2021 ha fatto il giro del mondo dopo la vittoria  degli Europei  da parte dell’Italia e che, poi, nello stesso anno abbiamo visto sventolare  dal podio olimpico di Tokio, così come in tanti altri eventi sportivi internazionali, ebbene proprio quel Tricolore, che ha toccato le corde più profonde di milioni di italiani, troppo spesso ci capita di  vederlo pendere in condizioni avvilenti su molti nostri edifici, soprattutto scolastici.

Con troppa frequenza, altresì, si osservano immagini di alcuni rappresentanti dei Comuni, che indossano la fascia tricolore con tenute non consone alla dignità e al decoro di un’insegna di funzione di così alto valore simbolico, evidenziando – sebbene in buona fede – una sensibilità istituzionale molto approssimativa. Il tema è stato sottoposto – con lettera del Prefetto Tagliente datata 13 luglio del 2022 – all’attenzione del presidente dell’ANCI. Tagliente, a nome dell’ANCRI, ha segnalato la diffusa tendenza a sottovalutare il ruolo della forma esteriore nelle occasioni ufficiali, snaturandone la rilevanza e riducendo la fascia tricolore alla stregua di un mero distintivo di qualifica.

E questa mancanza di rispetto del decoro del Tricolore la registriamo di continuo, nonostante la legge definisca le modalità dell’imbandieramento degli edifici pubblici, prescrivendo che siano esposte decorosamente, in buono stato di conservazione e correttamente dispiegate.

Il Presidente dell’ANCRI, Tommaso Bove, ha impegnato il Delegato alle relazioni Istituzionali, nonché le 71 sezioni territoriali italiane e le 18 Delegazioni estere – affidate al coordinamento del Generale Alessandro Butticè – a sensibilizzare i cittadini, le associazioni, le comunità e i loro reggitori alla conoscenza e al rispetto dei nostri simboli nazionali, grazie ai quali una società può riconoscersi come popolo, come nazione.

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