AgenPress. “Alla luce dell’esperienza di questi primi anni, la misura del superbonus va resa strutturale per un lasso di tempo di almeno 20 anni, considerate anche le nuove disposizioni in arrivo da Bruxelles. La nuova direttiva ‘green’ per le abitazioni che avrà conseguenze dirette e pesanti sia sul valore degli immobili che sulle tasche degli italiani.
Secondo le prime bozze la direttiva prevede infatti la classe ‘E’ entro il 2030 per tutti gli immobili residenziali privati. Una direttiva che pone i proprietari davanti ad un bivio: spendere per adeguarsi alla normativa o vedere deprezzato e di molto il valore del proprio immobile. Pertanto, il superbonus deve necessariamente prorogato negli anni anche perché rappresenta una misura necessaria per salvaguardare il patrimonio immobiliare. Al momento le difficoltà sono evidenti sia per le imprese che per i cittadini.
Il Governo con il decreto Aiuti-quater e’ intervenuto introducendo una nuova cessione dei crediti del superbonus al fine di sbloccare liquidità alle imprese. Auspichiamo che tale misura possa aiutare la ripresa dei cantieri, anche confidando nella misura della garanzia Sace, controgarantita dallo Stato, per aiutare le imprese entrate in difficoltà in quanto non sono riuscite a monetizzare i crediti del 110 per cento”.
Lo dichiara in una nota il segretario nazionale della Confederazione Selp, Giovanni Centrella.