AgenPress. Il tasso di occupazione nel Nord (68,1%) è di 21,5 punti superiore a quello del Mezzogiorno (46,7%) e il tasso di disoccupazione nelle regioni meridionali (14,3%) è quasi tre volte quello del Nord (5,1%).
Scende la disoccupazione, secondo l’ultima indagine Istat del 2022. Il tasso di disoccupazione è sceso all’8,1% (-1,4 punti percentuali) mentre le persone in cerca di lavoro sono diminuite di 339mila unità, a 2.027.000.
I disoccupati sono diminuiti sotto quota due milioni a 1 milione 971mila unità. Gli occupati nella media del 2022 sono cresciuti invece di 545mila unità sul 2021 e il tasso di occupazione è salito sale al 60,1% (+1,9 punti).
Nel quarto trimestre il tasso di disoccupazione è sceso al 7,8% (-0,1%) e quello di inattività al 34,2% (-0,3 punti).
Il numero di occupati risulta in aumento e si attesta a 23 milioni 250 mila (+120 mila, +0,5% rispetto al terzo trimestre 2022); la crescita dei dipendenti a tempo indeterminato (+166 mila, +1,1%) ha più che compensato il calo di quelli a termine (-36 mila, -1,2% in tre mesi) e degli indipendenti (-9 mila, -0,2%).
L’aumento è più intenso per i 35-49enni e nel Nord. Il tasso di disoccupazione scende al 7,8% (-0,1 punti in tre mesi) e quello di inattività al 34,2% (-0,3 punti).
A livello territoriale, il tasso di occupazione aumenta maggiormente nel Centro (+2,3 punti) rispetto al Nord (+1,7 punti) e al Mezzogiorno (+1,8 punti), mentre quello di disoccupazione diminuisce in maggior misura nelle regioni meridionali (-2,1 punti) in confronto al Centro e al Nord (-1,7 e -0,9 punti, rispettivamente); il calo del tasso di inattività è invece simile per territorio.
In tutte le ripartizioni il tasso di occupazione ha superato i valori del 2019: di +0,2 punti nel Nord, +1,2 punti nel Centro e +1,8 punti nel Mezzogiorno, diminuendo gli elevati divari territoriali che rimangono comunque molto consistenti.