Radicali Italiani: “Caro sindaco, trascrivi”, parte la mobilitazione nazionale

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AgenPress. Radicali Italiani e +Europa hanno presentato oggi presso la sala stampa della Camera dei Deputati “Caro sindaco, trascrivi”: un testo di mozione indirizzata a tutti i Consigli comunali e ai sindaci e alle sindache d’Italia affinché procedano alle registrazioni anagrafiche dei figli di coppie omogenitoriali indicando entrambi i genitori e affinché premano sul Parlamento per discutere le proposte di legge in materia di  riconoscimento dello stato di figli delle famiglie arcobaleno.

In apertura Riccardo Magi, segretario +Europa ha spiegato: “Presentiamo oggi degli strumenti per la mobilitazione dal basso perché finora la maggioranza non ha fatto riferimento in nessun modo alla richiesta del 2021 della Corte Costituzionale al Parlamento di emanare una legge che tuteli i figli concepiti con la Gpa”.

Ha aggiunto Giulia Crivellini, avvocata e tesoriera di Radicali Italiani: “Ciò che sta succedendo oggi in Italia sulla pelle dei figli di coppie omogenitoriali è gravissimo, serve una legge ma, nel mentre, serve spingere affinché i sindaci trascrivano gli atti di nascita come richiesto dal diritto costituzionale ed europeo. Siamo pronti alla mobilitazione nazionale insieme a tutte le sigle coinvolte per contrastare questi provvedimenti che, nero su bianco, negano i diritti alle persone”.

Quella del governo dichiara Benedetto Della Vedova, deputato di +E: “è evidentemente una torsione reazionaria su temi identitari per nascondere il vuoto di contenuti della maggioranza”. Claudio Uberti, presidente di Certi Diritti si è richiamato ai valori democratici dell’Occidente: “Il governo Meloni con queste misure ci avvicina sempre di più all’Ungheria di Orban e alla russia di Putin”.

Federica Valcauda e Raffaella Stacciarini, segretaria e tesoriera di Radicali Milano, che si sono battute al fianco del sindaco Sala hanno dichiarato: “Sono passati due anni da quando la Corte Costituzionale ammoniva il Parlamento ad intervenire con la massima urgenza per colmare il vuoto di tutele che fa oggi capo nel nostro Paese ai bambini nati da coppie dello stesso sesso. Invece di mettersi al lavoro per migliaia di famiglie, il Governo ha pensato bene di restringere ancora di più le garanzie: la recente decisione della prefettura di Milano è infatti frutto di una scelta politica oscurantista e discriminatoria. Come Sala crediamo che la strada principale sia quella del Parlamento ma nel frattempo dobbiamo anche tutelare i minori e sostenere le trascrizioni ad opera dei sindaci”.

Emma Bonino ha concluso: “Questa ‘piccola cosa’ dello stop alle trascrizioni ne esprime tante altre, tra cui l’automatismo della proibizione di questo governo. Questa è la trama generale che la maggioranza oppone ai problemi complessi. Mentre la società va avanti l’ideologia della famiglia ‘Mulino bianco’ è dura a morire”.

 

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