Cina. Decessi per pandemia, morti premature, diminuzione delle vocazioni: si accentua l’invecchiamento del clero cinese

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AgenPress. La “Festa di Quingming”, giornata in cui secondo la tradizione cinese si commemorano gli avi e i defunti, cade ogni anno il 4 o il 5 aprile. In tale ricorrenza, in Cina anche la Chiesa cattolica ricorda sacerdoti e suore deceduti nei dodici mesi precedenti.

Quest’anno, la commemorazione delle comunità cattoliche deve fare i conti con l’alto numero di suore e sacerdoti, per lo più anziani, falcidiati dalla pandemia da Covid-19. E anche questa evenienza spinge a prendere in considerazione altri dati e altri fenomeni, come l’invecchiamento del clero cattolico la diminuzioni delle vocazioni sacerdotali e religiose.

Nell’anno 2022, secondo dati parziali forniti da Xinde (autorevole testata cattolica online in lingua cinese) la Chiesa cattolica in Cina ha perso almeno 13 sacerdoti e 7 suore. La maggiore parte dei decessi è avvenuta nel contesto della “strage degli anziani” che ha travolto l’intero Paese quando sono state drasticamente accantonate le rigide misure di contrasto alla pandemia da Covid-19.

Tra i vescovi e sacerdoti deceduti, 7 avevano superato i 75 anni, mentre 6 avevano un’età inferiore ai 65 anni. Anche 4 delle 7 suore decedute avevano superato l’età di 75 anni, mentre le altre 3 avevano meno di 65 anni.

Gli anni che passano, e anche fenomeni imprevedibili come la pandemia, stanno progressivamente venir meno le generazioni di sacerdoti e suore nati prima del 1949. Pian piano lasciano questa terra figure di pastori e di religiose che da giovani avevano attraversato le tribolazioni del tempo della Rivoluzione Culturale, e poi, con la loro fede e la loro forza spirituale, avevano rappresentato punti di riferimento preziosi e amati nelle ripartenze di tante comunità cattoliche. Adesso, cominciano a entrare nel novero degli anziani anche sacerdoti e suore che avevano avuto il loro periodo di formazione negli anni Ottanta del secolo scorso, dopo la “Riforma e apertura” guidata da Deng Xiaoping. Così, la questione dell’invecchiamento progressivo del clero cattolico in Cina comincia a porsi in maniera sempre più evidente e incalzante, in un momento in cui le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata appaiono in calo.

Negli ultimi anni, le morti premature di vescovi, sacerdoti e suore hanno richiamato anche l’urgenza di aver cura della condizione fisica e spirituale di persone che a volte trascurano la propria salute mentre spendono le proprie vite nell’opera apostolica, o si trovano sole nell’affrontare malattie e fragilità.

 

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