Cgil. Landini, basta tagli alla sanità. Basta precarietà. 4 mln di italiani non hanno soldi per le cure

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AgenPress –  ‘Non permetteremo nemmeno a questo governo di cambiare la Costituzione. La Costituzione va difesa e applicata”. Lo dice il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal palco della manifestazione in piazza del Popolo per la salute e la sanità, insieme alle associazioni, rimarcando la contrarietà all’autonomia differenziata: “Già adesso abbiamo 20 sistemi sanitari diversi e ci sono tante disuguaglianze nel Paese. Non siamo disponibili ad aumentarle”.

“Per noi questa giornata è l’inizio di una mobilitazione, di una battaglia perché vogliamo portare a casa risultati. Abbiamo detto che è ora di cambiare strada: può essere il nostro slogan. Basta tagli sulla sanità. Basta precarietà”, ha detto ancora Landini rivolgendosi al governo. Definisce “una vergogna” le lunghe liste d’attesa e file ai pronto soccorso e chiede assunzioni. “Da domani – aggiunge – dobbiamo proseguire il nostro impegno in ogni territorio e luogo di lavoro”. Landini ricorda l’altra manifestazione già organizzata con le associazioni “Insieme per la Costituzione” per il 30 settembre.

“C’è rabbia ma vedo determinazione. Noi non ci arrendiamo, andiamo avanti. Abbiamo bisogno di unirci e che quelli che stanno meglio siano pronti a battersi per chi sta peggio. Dobbiamo batterci per cambiare le leggi sbagliate”, ha aggiunto ancora  rimarcando che i tavoli con il governo sono “finti, non c’è una vera trattativa” con i sindacati. “Noi stiamo affrontando i problemi reali delle persone. Da lunedì iniziamo questa nuova mobilitazione finché non avremo ottenuto risultati”.

“La Cgil e un centinaio un di associazioni, giovani e pensionati, sono in piazza perché vogliono difendere il diritto alla salute, anche sul lavoro, e chiedere il rilancio del Servizio sanitario nazionale. Basta tagli. Abbiamo bisogno di investire e di non perdere neanche un euro del Pnrr, di fare assunzioni e garantire i servizi sul territorio che sono decisivi”.

“Ci sono 4 milioni di persone che non si curano perché non hanno i soldi. Non è accettabile. La situazione sta esplodendo. Sono gli stessi che hanno tenuto in piedi il Paese durante la pandemia”.

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