AgenPress – “Qualcuno si è illuso che ci fosse una svolta, che si potesse impostare un discorso nuovo, di corretta ripartizione di poteri tra legislativo, esecutivo, giudiziario, superato il conflitto d’interessi che faceva capo” al momento berlusconiano. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte a SkyTg24.
“Meloni- ha proseguito – ci ha precipitato nell’era di massima conflittualità con la magistratura. La magistratura che sta indagando su Santanché e Delmastro è stata tacciata di fare le indagini perché si sarebbe aperta la campagna per le Europee. È inaccettabile che il presidente alzi questa soglia di conflittualità massima per garantire un regime di impunità ai suoi sodali e alla sua cricca. È gravissimo”.
Il ministro Nordio – aggiunge – va a smantellare i regimi di legalità e di contrasto alla mafia. Addirittura, vuole cancellare il concorso esterno. Ma stiamo scherzando?”.
“La responsabilità dell’emersione del sommerso ce l’ha il governo nel momento in cui fa la battaglia in Europa contro l’uso del pos e eleva la soglia del contante, quando vara 12 misure a favore di evasori e corrotti. Non diciamo stupidaggini. Il governo non può dire ai lavoratori sottopagati ‘arrangiatevi, no al salario minimo legale’ e poi reintrodurre i vitalizi. Stanno consapevolmente costruendo un ampiamento di un disagio sociale, dobbiamo evitarlo, dobbiamo farli ragionare, devono governare per soddisfare i bisogni dei cittadini, non per gli amici degli amici che vogliono appalti senza più gare pubbliche, non per favorire le inchieste per evitare le dimissioni della cricca e attaccare la magistratura che fa il suo dovere”.
Sulla commissione d’inchiesta “doveva essere l’occasione per l’intero Paese per riflettere su cosa non ha funzionato. Perché siamo arrivati a una sanità così insufficiente. Con questa Commissione d’inchiesta dovevamo trarre lezioni per il futuro. Invece stanno stravolgendo questa Commissione. Hanno fatto soltanto un plotone di esecuzione contro Conte e Speranza, ma sarà un boomerang. Perché Conte e Speranza non hanno nulla da nascondere. Quella Commissione è un insulto alla sofferenza degli italiani”.
“Al governo non daremo mai tregua sul salario minimo legale. E se adesso si macchieranno di questa grave responsabilità, noi persevereremo e ne faremo un cavallo di battaglia”, “per il futuro del nostro paese”, aggiunge, manifestando il suo “rimpianto per non essere riuscito a fare approvare la norma sul salario minimo” nei due governi di cui è stato premier. “Non c’è stato mai il consenso necessario in Parlamento, e oggi che le opposizioni su questa battaglia ci sono, non c’è il governo, che avrebbe la prima responsabilità di rispondere alle esigenze del Paese e invece taglia il reddito di cittadinanza per poi introdurre una social card, a lavoratori sottopagati che hanno buste paga di due, tre, quattro euro lordi l’ora risponde che vuole ragionare sulla contrattazione collettiva e vedere il welfare nel suo complesso. Li prende in giro”.
E sui vitalizi “ovviamente c’è un gioco delle parti perché c’erano alcuni della maggioranza in quel consiglio che ha deliberato il ritorno dei vitalizi. E adesso si rimpallano la responsabilità. La verità è che al Senato il presidente La Russa verrà ogni giorno incalzato fino a quando non torneremo a togliere i vitalizi, innanzitutto ai condannati gravi ma a tutti gli ex parlamentari e senatori. È assurdo che si curi il ritorno dei vitalizi e poi il governo dica “noi siamo contro il salario minimo legale”.