Reddito cittadinanza. Tridico: non temo commissione d’inchiesta su mancati controlli. Governo contro i poveri

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AgenPress – “C’è stata una narrazione volutamente fuorviante. Sotto la mia gestione ho creato una direzione antifrode che non è mai esistita prima.  Il sussidio è stata la misura più controllata di sempre”.

Lo dice l’ex presidente dell’Inps Pasquale Tridico alla Stampa in merito alla proposta di Fratelli d’Italia di istituire una commissione d’inchiesta sui mancati controlli al reddito di cittadinanza.

“Non ho niente da temere. I controlli preventivi e successivi hanno evitato mancati esborsi del reddito a circa tre milioni di domande tra il 2019 al 2022, per un valore di 11 miliardi di euro”.

Per Tridico il contrasto alla povertà non riguarda solo anziani, disabili e minori, a cui resta la misura, “ma i poveri, compresi alcuni lavoratori”.

“C’è una condanna dei poveri e non della povertà, una cosa che mi fa paura. Gli  extraprofitti contribuiscono all’inflazione, eppure arriva la moratoria. Poi si premiano gli evasori, consentendo dei condoni di fatto. Nelle stesse ore si toglie il reddito di cittadinanza a 200 mila persone. È una politica di classe che contrasta con i principi di uguaglianza della nostra Costituzione”. Elementi che esprimono, per l’ex presidente dell’Inps, la “natura di questo governo: forte con i deboli e deboli con i forti”. Il salario minimo “è necessario. La contrattazione non è più efficace come in passato”.

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