AgenPress – Una violenta fase di maltempo, con temporali intensi con grandine e forti raffiche di vento, responsabili già di molti danni tra Piemonte e Lombardia, compresa la città di Milano, mette fine all’ondata di caldo e all’estate meteorologica, che per convenzione termina il 31 agosto.
Lo indicano le previsioni del sito iLMeteo.it, secondo cui lo scontro fra l’aria fredda in arrivo e quella calda preesistente “potrebbe assumere sul Mediterraneo, caratteristiche simil-tropicali e quindi di uragano”, come osserva il fondatore del sito, Antonio Sanò. Il riferimento è a un uragano tipico del Mediterraneo, chiamato Medicane.
Il caldo africano è infatti ormai agli sgoccioli. Oggi sarà l’ultimo giorno estremamente caldo al Centro-Sud e in parte anche sull’Emilia Romagna orientale, con ancora dei locali picchi vicini ai 40 gradi, grazie anche al contributo dei venti meridionali che potranno accentuare ulteriormente la calura.
Sul resto del Nord le temperature si sono già abbassate, in maniera sensibile soprattutto al Nord-Ovest, raggiunto dalla parte più avanzata dell’intenso fronte freddo nord atlantico (perturbazione n.4 di agosto), associato a forti rovesci e temporali.
La parte più attiva del fronte attraverserà tutto il Paese tra questa sera e martedì, interrompendo ovunque l’ondata di calore. Il suo passaggio sarà accompagnato da un vortice ciclonico che prenderà forma tra il Golfo del Leone e il Mar Ligure contribuendo ad alimentare la forte ventilazione sull’Italia.
Sarà, dunque, un duro colpo all’estate con un calo vistoso delle temperature, anche di 10-15 gradi entro martedì, fino addirittura a portarsi temporaneamente al di sotto della norma proprio sul finale del mese: lunedì al Nord-Ovest i valori potrebbero essere quelli tipici dell’inizio di ottobre con massime localmente sotto i 20 gradi.
Naturalmente sarà necessaria la massima attenzione ai fenomeni violenti che saranno molto probabili durante questa fase: sarà infatti elevato il rischio di intensi nubifragi, grandinate e forti raffiche di vento, con conseguenti potenziali criticità per frane, smottamenti e allagamenti.