AgenPress. Se noi oggi siamo qui a quasi dieci anni di distanza dalla storia terribile della piccola Fortunata Loffredo, bambina di sei anni che volò dal balcone e che si scoprì poi era stata violentata, un anno dopo la morte di un altro bambino che si chiamava Antonio, se siamo qui oggi a condannare un episodio barbaro come quello che condanniamo, significa che qui si è consumato un fallimento. E si è consumato un fallimento da parte dello Stato e delle Istituzioni nonostante degli sforzi siano stati fatti.
Allora io penso che occorra tentare di dare dei segnali diversi. Uno Stato giusto ha prima di tutto il dovere di difendere i più deboli, i minori sono i principali tra questi soggetti e io vi confesso che il numero delle persone coinvolte nel duplice stupro, alimenta in me il terrore che episodi di questo genere siano più di quelli che emergono alla cronaca dei fatti.
Allora io penso che una politica coraggiosa, penso che uno Stato serio debbano essere capaci di mettere la faccia soprattutto sulle cose che sembrano difficili da risolvere, assumendosene la piena responsabilità. È esattamente quello che intendiamo fare, cioè non siamo venuti qui a limitarci alla pur doverosa condanna, alla pur doverosa solidarietà, siamo venuti qui a dire che intendiamo agire e metterci la faccia.
Il messaggio principale che noi vogliamo dare è che in Italia non possono esistere zone franche ed è un messaggio che diamo qui, ma il Parco Verde di Caivano non è l’unico territorio che versa in queste condizioni. Sono molti, come noi sappiamo, i territori che versano in queste condizioni, il messaggio è rivolto alle tante Caivano d’Italia.