Carcere di Cassino. Ancora violenza su Poliziotti Penitenziari

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AgenPress. Una situazione che ormai è sfuggita di mano con una media di almeno una aggressione settimanale violenta contro il Personale di Polizia penitenziaria tali da aver costretto alle cure in ospedale esterno due colleghi feriti.

L’ultimo grave episodio si è registrato oggi  pomeriggio nel penitenziario di Cassino, dove un  detenuto Egiziano con evidenti e noti problemi psichiatrici,  immotivatamente ha aggredito con un piede del tavolo e forbice chicco  e costretto alle cure sanitarie due  poliziotti penitenziari.

La FNS CISL Frosinone non è più disponibile ad assistere a questo stato di totale insicurezza del Personale che è costretto a subire il degrado che vive il sistema penitenziario,  non esiste civiltà in un Paese che non si occupi del fatto che regole minime di dignità e sicurezza sono valori unici che valgono anche all’interno dei penitenziari.

Ci siamo stancati di urlare e protestare solo con l’Amministrazione penitenziaria, che ha le proprie colpe, ma che come i suoi dipendenti, come i poliziotti penitenziari, è probabilmente vittima del Totale disinteresse della Politica.

“Come più volte denunciato – afferma il sindacalista – la chiusura degli Opg ha causato ulteriori problemi nella gestione delle carceri poiché dovevamo essere realizzate vere e funzionali strutture alternative. Senza considerare poi che  molte carceri sono inadeguate . E’ noto il deficit qualitativo dell’attività lavorativa nell’ambito degli Istituti Penitenziari, dove il lavoratore si trova ad essere, in molti casi, attore di disagi operativi. Questi sono causati dall’inadeguatezza edilizia delle strutture penitenziarie e dalla crescente e cronica carenza di risorse umane.

La FNS CISL di Frosinone grida BASTA !!! Basta con Istituzioni che ignorano che una Società con un sistema penitenziario così ridotto hanno anch’essi una parte di responsabilità, fosse anche solo per quanto non fanno minimamente per cambiare la situazione.

La situazione è sempre più drammatica, si rischia il collasso del sistema penitenziario, il sovraffollamento e la gravissima carenza degli organici, connotato dalla drammaticità degli eventi,  sta compromettendo seriamente l’ordine e la sicurezza degli istituti penitenziari.

La FNS CISL di Frosinone ribadisce l’applicazione dell’ Art. 32. D.P.R. 30.6.2000 N° 230, i detenuti e gli internati, che abbiano un comportamento che richiede particolari cautele, anche per la tutela dei compagni da possibili aggressioni o sopraffazioni, sono assegnati ad appositi istituti o sezioni dove sia più agevole adottare le suddette cautele.

 

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