Calenda: “Per nessun governo la sanità è stata una vera priorità”

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AgenPress. Hai ragione Giorgio, ma la fine della sanità pubblica è iniziata dieci anni fa. Tutti i governi, compreso questo e anche dopo il Covid, hanno messo meno soldi di quanti ne servivano per coprire l’inflazione. Aggiungo che per nessun governo la sanità è stata una vera priorità.
Con i soldi messi sul superbonus l’avremmo potuta mettere a posto per quindici anni. Non parliamo del MES sanitario.
Nessun cambiamento per spendere meglio è stato messo in campo. Questa è la prima emergenza per l’Italia e la Meloni non l’ha neppure nominata durante la conferenza stampa.
Se ci fosse una sinistra riformista parlerebbe di questo tema seriamente, non per proporre assurde case della salute (non ci sono medici e infermieri per gli ospedali) e tanto meno per aggiungere altre priorità e sussidi, con il motto “più euro per tutti”. Oggi sanità e dispersione scolastica sono i capitoli su cui concentrare ogni euro disponibile.
E’ quanto dichiara, il leader di Azione Carlo Calenda, commentando un post del Sindaco di Bergamo Giorgio Gori.
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Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Giorgio Gori @giorgio_gori Nel 2023 gli italiani hanno speso di tasca loro oltre 40 miliardi di euro per la #sanità, il 25% del totale. Quasi 2 milioni di cittadini hanno nel frattempo rinunciato a curarsi per ragioni economiche. Dopo 45 anni di SSN, rischiamo davvero la fine della sanità pubblica."
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