Etiopia: la siccità causata da El Niño, inondazioni, epidemie e conflitti interni minacciano la vita dei bambini

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Per il 2024, si prevede che quasi 1 milione di bambini soffrirà di malnutrizione acuta e circa 350.000 donne in gravidanza e in allattamento saranno malnutrite


AgenPress. Il Vicedirettore Generale dell’UNICEF, Ted Chaiban, in missione nella regione del Tigray, colpita dalla siccità, mentre il Paese si trova ad affrontare molteplici crisi umanitarie. 

1° marzo 2024 – Durante una missione di cinque giorni in Etiopia, il Vicedirettore Generale dell’UNICEF, Ted Chaiban, ha esortato la comunità internazionale a incrementare immediatamente il sostegno per i bambini e le famiglie, per evitare una catastrofe umanitaria sempre più grave in tutto il Paese.

“L’Etiopia sta affrontando crisi multiple e i bisogni superano la nostra risposta”, ha dichiarato Chaiban. “La siccità causata da El Niño, che ha colpito l’Etiopia settentrionale, centrale e meridionale, sta avendo un impatto devastante su milioni di bambini. Per il 2024, si prevede che quasi 1 milione di bambini soffrirà di malnutrizione acuta e circa 350.000 donne in gravidanza e in allattamento saranno malnutrite“.Chaiban ha visitato una delle aree più colpite dalla siccità nel Tigray, dove i tassi di malnutrizione hanno superato la soglia di emergenza.

“Questa è una regione in cui i meccanismi di adattamento delle famiglie si sono esauriti”, ha dichiarato Chaiban. “Ho incontrato una madre, di nome Lemlem, e mi ha detto che proprio quando pensava che le cose stessero migliorando, è arrivata la siccità. Aveva uno sguardo di vera disperazione”.

A complicare ulteriormente la situazione, in tutta la nazione è in corso un’emergenza sanitaria con focolai di colera, morbillo, dengue e malaria. “Queste sono malattie mortali per i bambini e sono facilmente prevenibili”, ha dichiarato Chaiban. “Inoltre, il Paese sta affrontando l’impatto del conflitto che sta aggravando la situazione per le comunità vulnerabili”.

L’UNICEF, in stretta collaborazione con il Governo etiope e altri partner, sta lavorando instancabilmente per rispondere alle crisi, fornendo supporto nutrizionale, accesso all’acqua potabile, vaccinazioni di routine, istruzione e servizi di protezione dell’infanzia. Ma c’è ancora molto da fare.

“Se agiamo ora, possiamo salvare la vita di milioni di bambini”, ha dichiarato Chaiban. “Ma abbiamo bisogno di risorse per aumentare la nostra risposta umanitaria. Speriamo anche in un modo pacifico per affrontare le dispute irrisolte, in modo da poter raggiungere tutti i bambini bisognosi, indipendentemente da dove si trovino”.

Le Nazioni Unite in Etiopia chiedono 3,24 miliardi di dollari e l’UNICEF ha lanciato un appello di 535 milioni di dollari per garantire ai bambini l’aiuto di cui hanno così disperatamente bisogno.

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