AgenPress. Secondo i dati Istat resi noti oggi, a gennaio le vendite in valore al dettaglio scendono dello 0,1% rispetto al mese precedente e salgono dell’1% su base annua.
“Dati pessimi. Comincia l’anno nel peggiore dei modi. Dopo che nel quarto trimestre 2023 i consumi finali nazionali sono già scesi dello 0,9% rispetto al trimestre precedente, prosegue in territorio negativo l’andamento delle vendite al dettaglio con un calo mensile dello 0,1%, flessione che triplica scorporando l’inflazione, arrivando al -0,3%. Ancora peggio il dato degli alimentari, che diminuiscono dello 0,4% in appena un mese, del 2,8% in un anno. Gli italiani continuano, insomma, la loro dieta forzata e a stringere la cinghia, essendo costrette a spendere di più per mangiare di meno” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
Secondo lo studio dell’associazione, se si traduce in euro il calo dei volumi consumati su gennaio 2023, le spese alimentari per una famiglia media scendono su base annua di 162 euro a prezzi del 2023, quelle non alimentari di 284 euro, per un totale di 446 euro. Una coppia con 2 figli acquista 225 euro in meno di cibo e 393 euro di beni non alimentari, per una cifra complessiva di 618 euro.
Variazione annua della spesa in euro e delle vendite in volume (dati grezzi)
| Variazione in volume Gen 24/ Gen 23 | Variazione spesa famiglia media | Variazione spesa coppia con 2 figli |
Alimentari | -2,8 | -162 | -225 |
Non alimentari | -1,6 | -284 | -393 |
TOTALE | -446 | -618 |
Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat