Manuali di storia e geografia filo putiniani nelle scuole medie. Ministero Istruzione avvia verifiche

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AgenPress –  Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha avviato verifiche per appurare “se i contenuti dei manuali di storia e geografia presentino effettive criticità dopo la notizia della diffusione di libri di testo scolastici per le scuole secondarie di primo grado con un’impostazione faziosa e distorta della realtà storica, in favore della narrazione della Russia putiniana e dell’Unione Sovietica comunista”. Lo rende noto il Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Dopo un’analisi dei manuali editi tra il 2017 e il 2023 sono emerse distorsioni come la cartina della regione russa che comprende l’Ucraina e l’annessione della Crimea avvenuta su richiesta.

Dodici sussidiari su 13 delle scuole medie italiane raccontano la versione di Putin della storia (e della geografia) di Russia e Ucraina. L’allarme, lanciato da un gruppo di attiviste ucraine attraverso la giornalista Irina Cascei che da anni vive a Roma, è stato raccolto da Massimiliano Di Pasquale, direttore dell’Osservatorio Ucraina presso l’istituto Gino Germani, esperto di guerra ibrida e misure attive.

Come riporta Adnkronos, in “Vivi la geografia” (Zanichelli) si legge testuale: “Dal 1991, dopo un periodo di pace, in Europa sono scoppiate altre guerre sanguinose, in particolare in Europa orientale. Qui il crollo dei regimi comunisti, che sostenevano la pacifica convivenza tra le etnie, ha favorito la rinascita di nazionalismi, cioè movimenti politici fondati sull’identità culturale, economica e religiosa di una nazione”.

L’annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014, in aperta violazione dei confini e del diritto internazionale, viene raccontata così: “Dopo aver chiesto l’intervento delle truppe di Mosca, la Crimea, abitata in maggioranza da russi, si è autoproclamata indipendente con un referendum ed è stata annessa alla Russia”. Dunque non Mosca che invia le sue forze speciali (senza uniformi ufficiali) a occupare illegalmente li territorio sovrano di un altro Stato – territorio mai rivendicato negli anni che seguirono la fine dell’Urss – ma un popolo che “chiede” l’intervento delle truppe di Mosca”.

“Gli esempi continuano negli altri volumi: mappe in cui “la regione russa” include i confini di Ucraina e paesi baltici (nel 2018!), cancellando qualunque identità che non sia quella di Mosca; i russofoni d’Ucraina che diventano direttamente “russi” (e dunque perché mai dovrebbero far parte di un altro Stato, si chiederà il lettore undicenne); la Crimea che viene “ceduta” dall’ex Unione Sovietica all’Ucraina nel 1954 (ma all’epoca l’Ucraina era parte dell’Unione Sovietica); la narrazione forzata sulla povertà e l’arretratezza dell’Ucraina; i conflitti etnici (mai esistiti) tra ucraini e russofoni… insomma tutto l’armamentario della dottrina russa che è alla base dell’aggressione del 24 febbraio 2022″.

“Finché non avremo analizzato la questione a fondo, insieme ad altri esperti, non intendo sbilanciarmi in un giudizio su questo o quell’autore, o casa editrice – ha spiegato Massimiliano Di Pasquale a ‘Adnkronos’ -. Ma in questi libri di scuola si insinua l’idea di una guerra civile in Donbass, invece di spiegare che è una guerra per procura, manovrata e decisa dalla Russia con l’obiettivo di destabilizzare e infine annettere l’Ucraina”.

“Il caso della Crimea è sconcertante – ha continuato il direttore dell’Osservatorio Ucraina -. Tutti questi testi danno per scontato che sia ‘russa’ ma nessuno cita il Memorandum di Budapest, con cui nel 1994 l’Ucraina si impegnò a cedere l’arsenale nucleare alla Russia in cambio della garanzia sulla sua sicurezza e integrità territoriale”.

La casa editrice Zanichelli, chiamata direttamente in causa con il libro di testo ‘Vivi la geografia’, ha fatto sapere che “non è volontà dell’editore sostenere o giustificare alcun regime“.

Come ha spiegato Elena Bacchilega, direttrice editoriale di Zanichelli, il libro in questione è stato pubblicato nel 2021, prima dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. “Il testo – ha aggiunto – è già stato oggetto di revisione che verrà riportata nell’aggiornamento della prossima edizione”.

foto: da Adnkronos, uno dei manuali visionati

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