AgenPress. “La libertà di scelta delle donne è in pericolo: vogliono svuotare la legge 194 dall’interno”. Risponde così una delle protagoniste della battaglia che portò alla legge che mise fine agli aborti clandestini.
D. Il diritto d’aborto è in pericolo?
R. Il diritto d’aborto è in pericolo in alcuni Paesi come Polonia e Ungheria. Ma io credo che si debba stare all’erta. Ritengo che la legge 194 non sarà messa in discussione da questo governo, che ha scelto un’altra tattica: ha scelto di svuotarla dall’interno.
D. Perché la possibilità di scelta delle donne è il bersaglio grosso delle destre?
R. Perché ogni nazionalismo porta con sé una restrizione dei diritti civili.
D. E’ simbolico, dunque?
R. Sì. Nei Paesi autoritari – o chiamateli come volete – il diritto individuale non è al centro dell’attenzione. Viene prima la nazione, lo stato e solo alla fine le persone.
D. Sono passati più di quarant’anni dalla legge 194. Emma Bonino è stata tra le protagoniste. Come avete fatto a vincere?
R. Era il periodo del compromesso storico. Dc e Pci non volevano litigare nelle piazze. E noi abbiamo trovato un testo legislativo di compromesso.
D. Quanta modestia Bonino: avevate con voi un bel pezzo di società!
R. Sì, ma anche gli altri. C’era un bel pezzo del Paese che pativa questa situazione degli aborti clandestini e voleva cambiare.
L’intervista a Emma Bonino è stata realizzata dalla Fondazione Diritti Umani per la trasmissione “Rights Now”.